Ovvero ..... la città che vorrei.
di Marilisa Bombi
Alla stretta decisa dalla
Soprintendenza sull’indiscriminato mal-uso del suolo pubblico, che deve essere
invece compatibile con la ricchezza del patrimonio immobiliare (ne abbiamo già parlato), il sindaco ha ribattuto che a Gorizia gli esercenti hanno risposto positivamente ed ha, anche, citato
alcuni encomiabili esempi. Ma se questi, fortunatamente, non sono l’eccezione
alla regola, che dire dei tavoli e sedie da sagra posti proprio di fronte allo
studio privato del dott. Romoli o l’area attrezzata posta proprio di fronte a
palazzo Attems, indubbiamente il più bel edificio storico di Gorizia? Gli
eccessi non vanno condivisi ed anzi, leggi alla mano, confutati prima ancora di
pretendere un’applicazione ragionevole delle norme. Ma chiudere gli occhi
davanti all’evidenza è offensivo nei confronti dei quali hanno investito per
rendere più bella la nostra città.
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