martedì 28 gennaio 2014

Studiare, viaggiare, ricordare: parte da Gorizia un bus della Memoria

di Angelica Stasi



Primo Levi ci intima, ci comanda, ci minaccia di ricordare l’orribile scempio, lo spietato sterminio, il feroce genocidio che avvenne il secolo scorso, non solo verso gli ebrei ma anche contro gli altri “indesiderabili”, contro quelle razze inferiori che il nazismo, terribile morbo dell’umanità, decise di condannare perché non degne di vivere.
E un bus di una cinquantina di studenti, in viaggio per conoscere alcuni di quei luoghi martoriati, terribili testimonianze della Shoah,  non vi pare una bellissima iniziativa per onorare, o almeno ricordare, le vittime del Terzo Reich?
L’associazione isontina Quarantasettezeroquattro, tra i vari progetti che realizza, propone alle scuole superiori della provincia di Gorizia il “Memobus, viaggiare per comprendere, malgrado tutto”.
Il viaggio, che prevede anche  momenti di confronto e dialogo con testimoni diretti e che ha come destinazione Cracovia ed i campi di Auschwitz-Birkenau, è sostenuto da quattro seminari, tre prima e uno poi, veri e propri momenti di riflessione e formazione in cui i ragazzi, guidati da storici ed educatori, possono ripercorre ciò che è stato, con particolare riguardo al passato della nostra regione. Purtroppo, infatti, il Friuli Venezia Giulia, i nonni ancora lo raccontano, non è scampato a quell’epoca buia, atroce e sanguinaria.

L’esperienza - per nulla leggera, lo riconoscerete - è stata accolta con entusiasmo e interesse dai ragazzi. Le richieste di partecipazione sono  state numerosissime e così, a meno che non si riesca ad organizzare la partenza non di uno ma di ben due bus, molti dovranno aspettare i prossimi anni per potervi partecipare.
Clicca qui per accedere alla pagina dell’associazione Quarantasettezeroquattro.
La foto è di Roman Vishniac
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Abbiamo saputo che c'è il secondo bus in partenza per Cracovia, partiremo tutti, a breve comincia il ciclo di incontri preparatori, siamo consapevoli che non sarà divertente, e siamo anche un po' preoccupati. Ma ne varrà certamente la pena, e poi non ci possiamo permettere il lusso di non sapere, di non parlarne, di non vedere. Uno che parteciperà.