lunedì 20 gennaio 2014

Crollo al Liceo Classico




Ma qualcuno le controlla, le scuole dove vanno i nostri figli?


di Stefano Cosolo



Grazie alla foto pubblicata dal Foglio Goriziano possiamo dare senso compiuto alla notizia del crollo del controsoffitto del laboratorio linguistico nel Liceo classico Dante Alighieri di Gorizia. Scuola evacuata questa mattina, 20 gennaio, appena scoperto il danno, e chiusa domani, forse anche per i prossimi giorni. Il crollo del soffitto non è avvenuto in orario scolastico, quindi nessuno si è fatto male.

Nella scheda tecnica dell'Istituto  contenuta nel piano dell'edilizia scolastica della Provincia di Gorizia redatto nel febbraio 2013, salta subito all'occhio che  il dato sulla struttura corrisponde al parametro  “0”, ovvero “elemento non presente o non rilevabile”, mentre  alla pagina 14 leggiamo in calce la seguente affermazione ““non evidenziano particolari problematiche strutturali ma necessitano, come da normativa, delle verifiche sismiche” .

Ma come, ci chiediamo, "non presente o non rilevabile"?  Le scuole devono avere il collaudo statico, occorrono le verifiche antisismiche e le verifiche generali della struttura (controsoffitti, stato delle crepe, tenuta dei solai, ecc.).

Le domande che l'Associazione Essere Cittadini pone ormai da anni sono sempre le stesse. Sono state effettuate tutte queste verifiche al liceo Classico “D. Alighieri”? Verranno fatte adesso? Questa volta è andata bene, ma si può sfidare la sorte quando in gioco è la vita dei nostri figli? Che fine hanno fatto i proclami della Presidente Serracchiani che in campagna elettorale prometteva lauti stanziamenti per l'edilizia scolastica impegnandosi anche per svincolare i fondi dal patto di stabilità?

Stefano Cosolo è presidente dell'Associazione Essere Cittadini

La foto è tratta da "Foglio Goriziano"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come non ricordare che pochi mesi fa si è concluso il processo d’appello per il crollo di un soffitto nel liceo Darwin di Rivoli, in provincia di Torino, che causò la morte del diciassettenne Vito Scafidi, mentre oggi un suo compagno, Andrea Macrì, è paralizzato.
“ Gli imputati - aveva dichiarato il procuratore del Tribunale di Torino Raffaele Guariniello - non potevano non sapere che custodivano nelle loro mani l'incolumità dei nostri ragazzi. Come possiamo mandare a scuola i nostri figli se non abbiamo la sicurezza che queste persone abbiano la massima attenzione e organizzazione nel tutelare la loro incolumità? Quello che è successo al liceo Darwin costituisce il frutto di inaccettabili scelte strategiche di ordine procedurale e organizzativo.”
E ancora: "Dopo Thyssen ed Eternit ora con la sentenza Darwin siamo a una tappa fondamentale per questi luoghi, le scuole, che sono diventati troppo pericolosi”.
Martina Luciani

Piazza Traunik blog ha detto...

La Giunta regionale del FVG ha presentato il ddl per l'abrogazione delle province che, oggi, ha la competenza per le scuole superiori. In futuro, a chi sarà attribuita la funzione? Il paradosso (devo scrivere a questo proposito qualcosa) è che è stato invocato il principio di sussidiarietà verticale (art. 118 cella Cost.).
Ma allora, non sarebbe stato meglio sopprimere la regione che costa molto di più e che, non ha funzioni, fa solo leggi delle quali, la maggior parte delle volte, potremmo farne a meno?
Marilisa

Anonimo ha detto...

Senz'altro togliere tutta quella serie di competenze amministrative dalla Regione, per passarle alle Province, come per esempio, oltre le scuole e i tribunali anche FVG strade che ha preso il posto dell'Anas, sarebbe stato saggio.
Ma anche questa, dell'abrogazione delle province, è una iniziativa che va nella scia della demagogia e populismo, così di moda in questi tempi di politica alla canna del gas, in modo non diverso dal recente "omicidio stradale", per il quale sarebbero più che sufficienti tribunali funzionanti nei tempi medi europei.
Per quanto riguarda la scuola di viale XX settembre, non centra nulla l'adeguamento antisismico della medesima.
Il fatto di rivestire gli interni con dei controsoffitti, com'è ovvio, impedisce di tenere d'occhio i soffitti stessi.
Quindi se qualcosa al di sopra dei controsoffitti si sfalda, non si può che far altro che attendere che cada.
Altrimenti, bisogna tornare al prima, quando i soffitti erano solo intonacati, demolendo tutti i controsoffitti.
Ricordiamoci che l'episodio non è isolato.
E' successo di recente a Monfalcone e anche da altre parti.
Cosa dire, quando si usano tecniche e materiali sperimentali, questi vanno testati per valutarne l'efficienza.
La sperimentazione dovrebbe essere nel tempo, e non in laboratorio.
Tutti quei materiali che si usano oggi, sono certificati ampiamente.
Però, alla prova dei fatti, la gran parte non funziona...
Diego Kuzmin