mercoledì 20 settembre 2017

Comitato NobiomasseGO, mozione respinta dalla maggioranza comunale. Intestarsi, all'inizio della consiliatura, una simile responsabilità è una grave ipoteca per il futuro.

Ad un'ora antelucana del 20 settembre, il consiglio comunale ha respinto la mozione presentata dal consigliere del Forum Gorizia Andrea Picco. L'opposizione l'ha sostenuta e difesa, incluso il leghista Franco Zotti, onestamente in controtendenza rispetto la sua maggioranza. Il comunicato stampa del comitato. E un po' di nomi.



Mozione comitato NoBiomasseGo respinta dal Consiglio Comunale di Gorizia.
I 22 voti contrari, verso i 16 favorevoli  alla mozione, manifestano l’incapacità politica a compiere un atto chirurgico nei confronti delle scelte del passato e fondare il futuro della città su presupposti nuovi, partecipati e sostenibili per tutti i cittadini.



Il sindaco di Gorizia e la sua maggioranza sono a parole preoccupatissimi per la salute dei cittadini, presenti e futuri, ma votano contro la mozione diretta a prendere una posizione politica che dichiari inaccettabile la presenza di quattro impianti industriali tra popolosi quartieri cittadini.
Il sindaco invece si impegna a fare una cosa che peraltro è già prevista tra i compiti istituzionali del Comune, che come tale non richiederebbe  alcuna promessa  e che  evidentemente finora  è mancata: e cioè vigilare, controllare il rispetto della legge e verificare l’effettiva sussistenza di un qualche rischio per l’ambiente e per la salute delle persone.
Il comitato NoBiomasse prende atto del risultato e delle conseguenze di questo voto, a partire dai 16 voti favorevoli che includono anche quello del leghista Franco Zotti, e prosegue nelle azioni già iniziate e in quelle che verranno avviate nelle prossime settimane.
Certamente stupisce che il centro destra di Gorizia ritenga che la questione non debba essere “politicizzata” come se decidere di stare dalla parte dei cittadini fosse qualcos’altro che non politica, che valuti non sufficienti quattro autorizzazioni già concesse e lavori di costruzione già avviati per prendere una posizione inequivocabile su un’operazione imprenditoriale costellata di equivoci e di ombre e attenda la concreta dimostrazione del danno subito dalla popolazione residente, che il più banale principio di tutela anticipata e precauzionale di diritti costituzionalmente garantiti, e che si ostini a defilarsi dalle proprie responsabilità cercando di trasferirle su altri enti.
Le doglianze e gli imbarazzi della maggioranza sulla mancata costruzione di un documento unico, da votare in maniera trasversale, sono inascoltabili: era forse possibile in nome di una convergenza di intenti cancellare dal testo del documento, come è stato richiesto, le parole relative alla localizzazione degli impianti, cioè la locuzione “centro abitato” o quell’aggettivo “insalubre” che serve a qualificare la tipologia di industria o, peggio ancora, riscrivere la parola “rifiuti” come “rottami”? No, non era possibile, perché queste parole rappresentano da sole l’assenza e la distrazione dell’amministrazione comunale nella vicenda e il cuore della richiesta di tutela indirizzata all’ente rappresentativo dei cittadini.
L’ ambiente è uno dei determinanti fondamentali della salute umana e la qualità di entrambi dipende fortemente dalle scelte politiche che li coinvolgono : il voto contrario alla mozione è un voto che disconosce questo principio e come tale andrà spiegato a tutti cittadini di Gorizia, oltre che ai mille firmatari della petizione lanciata dal comitato a sostegno della mozione, tra i quali molti dichiarati elettori di questa amministrazione.
Se l’opposizione in consiglio comunale attendeva l’occasione per riconoscersi compatta nei principi comuni cui ispira la propria azione politica in materia ambientale, di salute pubblica, di democrazia partecipata, con questo voto ha dimostrato la coerenza sui basilari della rappresentanza politica e sulla visione del potere di pianificazione urbanistica come strumento per lo sviluppo del territorio e della società armonioso e sostenibile.

VOTI A FAVORE DELLA MOZIONE:
BANDELJ, KORŠIČ , COLLINI, FASIOLO, FERI, GAGGIOLI, MARAZ, MACCHITELLA, PETERIN , PICCO, PORTELLI, ROSSI, TRAINI, TUCCI, ZANELLA, ZOTTI.


VOTI CONTRARI ALLA MOZIONE:
ZIBERNA, ROMANO, PETTARIN, OBIZZI, GENTILE, FERRARI, HASSEK,  TOMANI , TOMASELLA , DEL SORDI, COSMA, BRAULIN, ORETI ,TURCO, OROPALLO ,CIOTTA ,STASI ,PICARIELLO ,PISCOPO , SARTORI, CAGLIARI . PICARIELLO

CONSIGLIERI ASSENTI: ALTINIER, GABRIELCIC, ZORZENON

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