lunedì 28 agosto 2017

Il sindaco Ziberna sfida il comitato NobiomaGO: il futuro distopico è qui?

Oggi il sindaco di Gorizia fa attraverso la stampa la ramanzina ai cittadini del comitato NoBiomasseGO. Con ciò chiarendo il livello su cui si colloca questa amministrazione, la percezione delle responsabilità assunte, il valore attribuito alla Costituzione, il significato del mandato assunto nei confronti della comunità.


di Martina Luciani

Non sto scrivendo a nome del comitato NoBiomasseGO. Scrivo da cittadina con una certa idea dell'ambiente, della tutela della salute, della cura dei luoghi dove viviamo, del rispetto delle persone e dei loro diritti. Da cittadina che ha votato NO alla riforma costituzionale, con ciò ribadendo a cosa serve, in un paese di estrema creatività politico legislativa,  l'avere una Carta costituzionale.

Detto questo, la ramanzina del sindaco ai cittadini cialtroni è stata recapitata per posta elettronica alcuni giorni fa. La consideriamo tale, e niente di più, perchè abbiamo fatto domande ma non abbiamo avuto risposte. O meglio, non abbiamo avuto risposte esplicite. Credo si possa leggere in trasparenza.

Con questa intenzione, analizzo il testo cercando corrispondenze e relazioni tra domande del comitato e presumibili risposte del sindaco.


Domanda comitato 1
Lei che, insieme alla sua maggioranza, ha vinto le elezioni sulla base di “ i Goriziani innanzitutto” intende imporre ai cittadini le industrie insalubri autorizzate all’interno del centro abitato?

Risposta sindaco 1 
"Mi sembra che l'imprenditore non abbia fatto alcunché di nascosto, ha prodotto le documentazioni necessarie e sa che ci saranno dei monitoraggi stringenti nei confronti delle sue attività. Di più, francamente, il Comune non può fare. E ve lo dice una persona che risiede circa a duecento metri in linea d'aria da uno dei siti dove verrà realizzata una delle due centrali a biomasse."

Domanda comitato 2
Lei, insieme alla sua Giunta e agli apparati tecnici dell’amministrazione comunale,  escludete che il diritto alla salute, il diritto a vivere in un ambiente salubre, a risiedere in un contesto urbano tutelato, sicuro e magari pure bello, siano pretese previste dalla nostra Costituzione o pensate che in quanto tali debbano essere oggetto di tutela da parte dell’ente locale, anche e principalmente attraverso l’applicazione del principio di precauzione?

Risposta sindaco 2
"Se mi forniranno prove concrete, garantisco che interverrò immediatamente. Presentino una perizia di parte, producano documenti, dimostrino le eventuali problematiche e le eventuali omissioni."


Domanda comitato 3
Lei, e la sua maggioranza, ritenete che un’opposizione che dura da tre anni possa o no essere considerata espressione della volontà popolare degna di essere tenuta nella dovuta considerazione?

Risposta sindaco 3
"Producano incartamenti. Evidenzino chiaramente le disposizioni che verrebbero violate dalla proprietà dello stabilimento. Altrimenti, rischiano di essere accuse senza fondamento."

Quindi,a parer mio, è confermato il concetto che nella lettera il comitato ha esemplificato così:cittadini, il triplice impianto industriale in città ve lo dovete tenere, respirare, guardare, ascoltare e temere, perché le vostre richieste non valgono nulla e il Comune non manterrà fede al patto di alleanza con la comunità.


Ma queste, ripeto,sono valutazioni per via deduttiva,improntate a quell'assoluta diffidenza che sono stata costretta via via ad imparare.


Più concretamente, mi sento di rilevare quanto segue.

Per conoscere le criticità del progetto Three Shades of Green, il sindaco, chiunque esso sia, si rivolga nell'ordine :


1 - ai suoi stessi uffici comunali, all'assessore all'urbanistica Pettarin ( che pochi giorni fa ha annunciato l'apertura di un dossier su impianti Three shades of green), ai dirigenti che a lui fanno capo, al comandante dei vigili urbani, alla vecchia Giunta comunale;

2 - alla Direzione Ambiente della Regione

3 - alla Procura della Repubblica

4 - alla Prefettura di Gorizia

5 - alla Direzione Ambiente della Commissione Europea

6 - al Mediatore Europeo


In parallelo, sono disponibile a fornire materiale per una puntualizzazione dei seguenti concetti:

A - rango costituzionale dei diritti alla salute e all'ambiente (possiamo fornire recenti sentenze Consiglio di Stato e Corte Costituzionale in cui si ribadisce con parole piane la non comprimibilità da parte di norme ordinarie dei principi costituzionalmente garantiti); altre prevalenze come quella dell'utilità sociale su libertà economica privata....;

B - rapporto normativa interna e norme europee;

C - principio di precauzione;

D - differenza tra discrezionalità amministrativa e discrezionalità tecnica; differenza tra fatti e giudizio dei fatti; differenza tra politica e amministrazione; differenza tra interesse pubblico e interesse privato;

E - la perizia di parte è un atto difensivo; il sindaco non è un giudice nè altro soggetto giudicante,i cittadini non accusano ma obiettano sulla base di documentazione tecnico-scientifica e di sentenze, e non intendono essere accusati di alcunchè. Segnalano, protestano, pretendono e si aspettano di essere tutelati da lui, come qualsiasi sindaco ha il dovere di fare;
D - la legalità non è semplicemente legittimità amministrativa, burocrazia e formalità delle norme ( le leggi razziali del fascismo erano legali?.


Quanto ad essere allibiti, anche noi cittadini siamo allibiti a sentirci dire, con pilatesca e inacettabile retorica, che ci sono enti competenti a prendere posizione su questa penosa vicenda e che al pronunciamento di questi il Comune si atterrà: Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa), Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina (Aas), Procura della Repubblica e Prefettura. Ma a cosa serve un'amministrazione comunale, allora, se non a rappresentare essa stessa la collettività verso le istituzioni dell'universo mondo?


Allibimmo anche quando si seppe che il futuro sindaco di Gorizia non aveva ritenuto di opporsi alla prescrizione del procedimento giudiziario a suo carico per turbativa d'asta. Anche in questo caso la legalità formale non ha soddisfatto l'istanza di legalità sostanziale. Avesse l'allora candidato sindaco ottenuto il proscioglimento pieno, il sindaco di oggi avrebbe ben diversa autorevolezza a parlare di legalità. Questo ovviamente vale per me, magari i miei concittadini archiviano più facilmente.

Di seguito la risposta del sindaco di Gorizia, di data 24 agosto 2017, alla lettera inviata dal comitato NoBiomasseGo ( che trovate qua, inclusi gli aggiornamenti dei firmatari)

Su indicazione del Sindaco Ziberna, trasmettiamo la seguente risposta. Cordiali saluti.
La Segreteria del Sindaco

Alla Cortese Attenzione dei Cittadini del Comitato NoBiomasseGO

Gentili Signore, Egregi Signori,
ho appreso con grande stupore e, non posso nasconderlo, con profonda amarezza il vostro radicale cambiamento di atteggiamento nei miei confronti.

Non ho, infatti, compreso le motivazioni per cui, a fronte dell'impegno che vi eravate assunti, durante il nostro incontro, di farmi avere l'elenco delle criticità legate al progetto Three Shades of Green, oggi abbiate deciso di negarmi il tutto.

Pur prendendo atto del contenuto della vostra lettera, non posso che ribadirvi quanto da me già affermato in precedenza: non è possibile interrompere l'avvio di un'iniziativa industriale esclusivamente sulla base del "sentito dire", in quanto le Istituzioni, come i cittadini, sono chiamate al rispetto della legge! Del resto, quando vi ho espressamente richiesto di giustificare le vostre accuse di insalubrità e inquinamento, evidenziando chiaramente le disposizioni che verrebbero violate dalla proprietà dello stabilimento, non mi avete saputo fornire risposta alcuna...

Alle vostre considerazioni politiche, come le avete definite, ho scelto di fornire un riscontro dal quale emerga forte la mia volontà di attenermi, sempre e comunque, al principio fondamentale della legalità.

Mi sento, pertanto, di rassicurarvi nuovamente in merito al mio impegno a tutela della salute pubblica e a difesa dell'ambiente: ma nel più totale rispetto della normativa in vigore!

Quindi, saranno gli Enti competenti (ARPA, AAS, Procura della Repubblica e Prefettura – alle quali, come ho appreso dalla stampa locale, vi siete rivolti con degli esposti) ad accertare eventuali violazioni e illeciti. In questo contesto, se del caso, il Comune farà ovviamente la sua parte.

Cordialmente.

IL SINDACO

Rodolfo Ziberna




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