Questa mattina il comitato che da tre anni si batte per impedire la realizzazione del progetto industriale impianto rifiuti metallici/ due centrali a biomasse in città ha inviato una lettera al sindaco Rodolfo Ziberna. La riportiamo in altro post. Sempre questa mattina troviamo un articolo su Il Piccolo con una serie di dichiarazioni dell'assessore comunale Guido Pettarin, uno dei più convinti sostenitori del progetto della Rail Service srl, che rassicura i cittadini. Proprio quell'assessore all'urbanistica che abbiamo avuto regolarmente contro, noi e chiunque abbia provato a discutere di questo pasticcio politico/amministrativo.
di Martina Luciani
Scrive, virgolettando, Francesco Fain: L'attenzione verso la costruenda centrale a biomasse è massima. Il Comune non ha sottovalutato la questione nè la sottovaluterà in futuro. Faremo ulteriori verifiche, non dimenticando che l'argomento, visto che la Provincia è in fase di smantellamento, è di competenza regionale.L'annuncio porta la firma dell'assessore comunale all'Urbanistica Guido Germano Pettarin.
Ovviamente a metà di noi del comitato NoBiomasseGo è andato di traverso il caffè mattutino, l'altra metà si sta ancora sganasciando dalle risate.
Adesso, dopo anni di discussioni, di studio, comunicati stampa, consulenze, segnalazioni ed esposti in Procura ( non archiviati) , segnalazioni alla Regione FVG, richieste di annullamento di pareri positivi del Comune e di provvedimenti della Provincia, proteste, striscioni, cartelloni, incontri, scontri, fiumi di documenti presentati a destra e a manca, tonnellate di accessi agli atti...adesso " Esamineremo con la dovuta attenzione tutte le carte - rassicura l'assessore all'Urbanistica - e avremo un contatto costante con il comitato».Insomma, almeno a parole, c'è l'intenzione da parte dell'amministrazione comunale di porre «la lente d'ingrandimento» su quei progetti e su quel cantiere «perché ci sono le preoccupazioni dei cittadini che devono stare al di sopra di ogni cosa».
Il fatto che il 21 agosto 2017 venga espressa tanta sollecitudine per le preoccupazioni dei cittadini è cosa da scolpire su una targa alla memoria. Ma è clamoroso il fatto che provenga da un assessore che ha sostenuto il progetto, che ha convinto o cercato di convincere in tutti i modi il consiglio comunale che le biomasse e gli impianti industriali tra le case sono innocue come un diffusore di essenze balsamiche, che mai ha fatto cenno di esser colto da un dubbio di fronte alle osservazioni del comitato, che ha sottovalutato il ruolo del Comune titolare, in campo urbanistico, di un potere funzionalmente rivolto alla realizzazione contemperata di una pluralità di interessi pubblici, che trovano il loro fondamento in valori costituzionalmente garantiti ( non lo dico io, lo dice il Consiglio di Stato).Insomma, ci crediamo poco, a questa performance agostana dell'assessorato all'urbanistica.
Tant'è, che il comitato ha già coinvolto la Prefettura, la direzione Ambiente della Commissione europea e il Mediatore Europeo sulla questione dell'elusione della Valutazione di Impatto Ambientale, realizzata attraverso lo spacchettamento del progetto Three Shades of Green in tre distinti procedimenti autorizzatori. La vicenda goriziana è stata descritta in rapporto con le direttive e le norme europee, ed alla luce delle sentenze più significative in materia, inclusa quella della Corte di Giustizia:
le autorità competenti hanno l'obbligo di adottare tutti i provvedimenti atti a rimediare alla mancata valutazione dell'impatto ambientale di un progetto e che spetta al giudice nazionale annullare o sospendere un'autorizzazione già rilasciata al fine di sottoporre il detto progetto ad una valutazione dell'impatto ambientale.La richiesta rivolta dai cittadini ai tre soggetti istituzionali è quella di adottare, avvalendosi dei precipui poteri di controllo e di prevenzione ed in nome del principio di precauzione, le opportune cautele a tutela di salute ed ambiente
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