venerdì 22 agosto 2014

Mamma orsa e i suoi cuccioli: a quale divinità sarà dedicato questo sacrificio di mezza estate?


Ennesima brutta storia che parte dall'idea dell'uomo artefice e padrone di ogni cosa.

di Martina Luciani
L’orsa Amapola, uno degli indimenticabili personaggi del libro Il viaggiatore notturno di Maurizio Maggiani, fuggiva verso occidente, lungo le creste alpine,  dalla guerra balcanica, dalle mine e dalle granate che non risparmiavano il silenzio e i ripari segreti delle foreste bosniache.  
L’orsa Daniza fugge anche lei,  ma dalla pace e dal benessere che  poco a poco assoggettano natura e ambiente alle proprie aspettative e piaceri; dalle persone che non  intendono assicurare il rispetto dei suoi spazi, delle sue esigenze e della sua personalità di plantigrado e madre;  dalla paura degli umani che è esattamente identica alla sua paura per la sicurezza dei cuccioli, con la differenza che Daniza non ha leggi scritte e non ha armi.
Il nostro Paese sta creando, con metodo industriale, situazioni mostruose, e per loro stessa caratteristica instabili e ingestibili; sta  con precisione chirurgica tagliando i legami di discendenza genetica, di sapienza ed esperienza, con natura, cultura, arte, tradizioni, paesaggio, memorie  dei luoghi e delle comunità: tutto ciò sempre meno ha il senso profondo della reciproca appartenenza , sempre più è oggetto di possesso, utilizzo e sfruttamento. E le politiche  che dovrebbero garantirci di poter vivere da umani e non da sub- acritico -umani- bio -tecnologici - cerebrominiaturizzati  sono così tanto aggrovigliate da strozzarsi da sole...
Anche io sto con Daniza. Come molti altri, ad esempio
qui o qui. Frequenti aggiornamenti su Greenreport. La foto è tratta da Chi ha paura dell'orso?, pagina del Parco naturale dell'Adamello.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Facciamo il conto di quante persone sono aggredite da cani, con conseguenze spesso gravissime. E pretendiamo di conseguenza l'immediata soppressione degli animali aggressivi e pericolosi. Altro che orsi!