mercoledì 30 ottobre 2019

Appuntamento al secondo olmo tagliato in via Diacono per "In che cerchio sta...?"

Domani pomeriggio, 31 ottobre, alle 15, un manipolo di adulti e bambini proveranno a contare su un ceppo degli olmi abbattuti in via Paolo Diacono gli anni di onorato servizio alla comunità goriziana. Un albero significa fotosintesi clorofilliana, biodiversità, ombra e raffrescamento. Tutte azioni contabilizzabili. E ricordi e bellezza, che non sono contabilizzabili perchè di valore inestimabile.

di Martina Luciani


Da "Alberi a Gorizia", 1996

Verde urbano patrimonio comune: perchè oltre a caratterizzare con elementi di bellezza il paesaggio urbano ed esser parte della memoria e del senso di appartenenza ad un luogo, gli alberi sono i protagonisti dell'azione costante di mitigazione dell'inquinamento e delle sempre più sgradevoli conseguenze del cambiamento climatico. Lo verificheranno già la prossima estate gli abitanti degli edifici affacciati sulla strada che ancora per poche ore sono schermati dal sole e dal riverbero del calore sull'asfalto grazie alle chiome dei "loro" alberi.
Un albero significa fotosintesi clorofilliana, biodiversità, ombra e raffrescamento. Tutte azioni contabilizzabili. L'abbattimento del filare di olmi di via Diacono è una decisione amministrativa che poteva essere evitata con l'applicazione di tecniche di manutenzione appropriate così da conservare, con regolari investimenti dedicati alle potature, il bene comune.
E' solo un'opinione, questa? Può essere, ma il convincimento con cui si va a votare ed eleggere degli amministratori si fonda anche sulle opinioni.

Fatto sta che alle 15 del 31 ottobre, sul ceppo del secondo albero abbattuto, proveremo a contare gli anelli di accrescimento (spiegando perchè e percome si formano)  e stabilire da quanti anni si protraeva la convivenza tra noi e l'olmo siberiano. Faremo di più: indicheremo sulla mappa di cerchi concentrici, con puntine e cartellini, una serie di date. 
In che cerchio sta il ballottaggio elettorale che ha portato alla vittoria l'attuale amministrazione, in concomitanza con l'eccezionale tempesta di vento ( significativo e pessimo auspicio) che riuscì ad schiantare alcuni grandi alberi ( ma nessuno degli olmi di via Diacono)...questo ovviamente lo farò io, infilzando un chiodo con la bandiera della Filibusta. 
I bambini, in questa loro prima esperienza di dendrocronologia, cercheranno la loro data di nascita o il primo giorno di scuola; ma sono convinta che riusciranno con buona probabilità ad individuare il cerchio su cui sta la nascita dei nonni, e sicuramente quello dei genitori.
Ci auguriamo di poter salvare e consegnare alla sensibilità dei nostri piccoli almeno la percezione del legame tra la vita di una comunità e gli alberi che ne sono parte, testimoni bistrattati e malcompresi e raramente degni di rispetto, ma nonostante tutto diligenti esecutori delle loro funzioni sull'ambito urbano e sulla nostra (più o meno cosciente) benefica percezione della loro presenza in mezzo a cemento e asfalto.
Probabilmente nel frattempo, mentre staremo a contare e chiacchierare, poco più in là le seghe continueranno lo scempio e vedremo cadere le piante: che non è piacevole da sentire e vedere, ma è esperienza diretta della brutalità con cui consideriamo quelli che sono gli amici alberi.  Non è poesia, è scienza.

P.S. 1: nel 1996 il Comune di Gorizia - Assessorato all'Ambiente aveva considerato opportuno e coerente con i propri fini istituzionali pubblicare un volume ( fotografie a colori di Giuseppe Assirelli!)dedicato a "...Gorizia, città di alberi..." dove si parlava di estetica ed anche, con rilevanza, di ecologia, di qualità della vita e di ricchezza comune. L'amministrazione di allora era retta dalla giunta del sindaco Valenti.
P.S.Nel mio giardino cresce spontaneamente un esemplare di olmo siberiano. Ancora giovane, siamo convinti sia un figlio dei vicini olmi di via Diacono.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Vorrei che un Doge potesse parlare e fare ciò che i politici si meritano

Distracted In Reality ha detto...

Hello nice bllog