martedì 15 dicembre 2015

A Gorizia Marzio Babille, il medico che ha scelto di stare in mezzo agli esseri umani in fuga dal terrore dell'Isis.



Il medico triestino Marzio Babille sarà protagonista dell'incontro "Emigrazioni: da dove e perchè", giovedì 17, alle ore 17,  all'auditorium Fogar di Corso Verdi 4, a Gorizia. Una iniziativa di Caritas diocesana di Gorizia e Azienda sanitaria Bassa Friulana - Isontina, in collaborazione con CRI, Unicef, Ordine dei medici di Gorizia, Medici Senza Frontiere e Amici del mondo Onlus.


di Martina Luciani

Se non conoscete Babille, leggete il bellissimo articolo di Luciano Scalettari su Famiglia Cristiana.
Riporto solo uno stralcio: " La prima sensazione che trasmette Marzio Babille è la passione, non solo per il suo lavoro, quanto per i destinatari del suo lavoro: le donne, gli uomini, i vecchi in situazioni di sofferenza estrema, soprattutto i bambini, dato che fino al 31 marzo scorso era il responsabile dell’Unicef nell’emergenza dei profughi iracheni, siriani, yazidi, e di tutte le altre minoranze in fuga dalla ferocia dell’Isis. La descrizione che fa degli interventi realizzati in Iraq, e in particolare in Kurdistan – come Unicef, ma anche come coordinatore umanitario dell’Onu, e ora per incarico diretto del ministero degli Esteri italiano – sono in realtà il racconto di una sfida quotidiana, della più alta delle sfide: salvare vite, aiutare il fiume di esseri umani in esodo. Arrivare, raggiungerli, soccorrerli, ma non domani o fra una settimana. La salvezza della vita, nel suo linguaggio conosce solo il tempo presente."
Precisa l'autore che la fama di Babille è quella di essere uno capace di realizzare l'impossibile: "...
ha aperto 5 corridoi umanitari e ideato sistemi innovativi per rispondere “in tempo reale” alle necessità vitali di un milione di sfollati."
Un incontro dunque con una persona dalle competenze ed esperienze eccezionali, la cui testimonianza non potrà che mettere nella giusta prospettiva il fenomeno migratorio in atto e consegnarci attendibili strumenti per valutare da noi stessi le  problematiche locali dell'accoglienza e della relazione con i rifugiati.
Marzio Babille ha ricevuto a luglio scorso a Trieste il Premio Luchetta 2015.



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