martedì 24 maggio 2022

Riusciremo ad avere una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'epidemia Covid-19?

Oggi a Montecitorio la conferenza stampa per la presentazione del disegno di legge del gruppo parlamentare Alternativa.




di Martina Luciani

"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione delle misure adottate in occasione dell’epidemia di COVID-19": questo è il titolo del disegno di legge presentato dal deputato di Alternativa Francesco Sapia nella conferenza stampa svoltasi oggi a Montecitorio.

A cominciare dall’ on. Sapia e poi attraverso i contributi dell’ on. Pino Cabras ( Alternativa) e di alcuni ospiti, tra cui il professor Giovanni Frajese e l’avv. Francesco Toscano, è stato illustrato le scopo della Commissione bicamerale proposta.
Commissione pienamente giustificata oggi dalla possibilità di attingere a dati scientifici che, a parte la ritrosia delle fonti italiane, in tutto il mondo autorevolmente evidenziano una situazione preoccupante sull’efficacia dei vaccini anti Covid_19, introdotti con limitatissime sperimentazioni e insufficiente ricerca su rischi gravissimi a lungo termine, come la genotossicità, la cancerogenicità e le nuove forme di immunodeficienze a carico della popolazione vaccinata.

Nello specifico, la Commissione proposta da Alternativa si propone di analizzare la campagna vaccinale italiana, ricercare le cause e le responsabilità, ai vari livelli e anche con profili penali, degli errori relativi alla vaccinazione anti Covid, far luce sulle reazioni avverse e sul rapporto rischi/benefici dei vaccini, verificare se ci siano stati condizionamenti nella gestione dell’emergenza sanitaria, introduzione di interessi privati, infiltrazioni malavitose, corruzione nei ranghi pubblici.

Gli scopi della Commissione si innestano non solo su un’esigenza di trasparenza e verità, sul superamento di classificazioni manichee e discriminatorie tra cittadini, sul disvelamento delle reali intenzioni di numerosi provvedimenti governativi, privi di fondamento scientifico ma anche sull’urgenza di riaprire il dibattito politico, nelle sedi istituzionali spento dall’autoritarismo del governo che è riuscito a zittire le aule parlamentari e comprimerle nel ruolo di meri certificatori del proprio operato.

Il lavoro della Commissione esprimerà importanti effetti anche sul piano sociale e culturale: non solo due anni di gestione pandemica e di forzature autoritarie hanno messo in crisi la democrazia italiana, ma hanno anche impoverito le capacità di autonomia e critica dell’opinione pubblica e imposto un clima di decadenza culturale ai cittadini, spaventandoli, minacciandoli e martellandoli con una propaganda senza precedenti , ostacolandoli in ogni modo nella comprensione della complessità della realtà.

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