giovedì 21 gennaio 2016

Gorizia è tua: basta ambiguità sulla Fondazione



Il Gruppo consigliare di "Gorizia è tua" fa sua la proposta di risolvere l'annosa questione sulla natura della Fondazione Coronini: sia inviato specifico quesito alla Corte dei Conti.


Questo il testo della interrogazione inviata al Sindaco di Gorizia che, com'è noto, in qualità di sindaco pro tempore del Comune di Gorizia presiede il curatorio della Fondazione Coronini.
Dopo:
- aver preso visione delle richieste della Corte dei Conti Procura regionale del 20 ottobre 2015, e della sua relazione  in risposta  del 2 dicembre 2015;
- aver avuto modo di leggere, nelle scorse settimane, sul Blog cittadino Piazza Traunik, la volontà dello stesso, di formalizzare la richiesta perché il Comune risolva, una volta per tutte, il problema delle questioni connesse alla configurazione o meno della Fondazione Coronini quale organismo di diritto pubblico in base ai criteri enunciati dalla disciplina di riferimento (art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163);
- considerato che in questi ultimi mesi, sempre a proposito della Fondazione Coronini, si è parlato molto di trasparenza. Ebbene, ciò che pare un paradosso è che il direttore della Fondazione Coronini non si sia, di per sé, preso la briga di approfondire la questione. Se lo avesse fatto, avrebbe facilmente appreso che la normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza si applica anche alle fondazioni che rientrano nella categoria degli enti di diritto privato in controllo pubblico, in considerazione anche di quanto precisato dal Piano nazionale anticorruzione. Ciò risulta chiarito dalle FAQ dell’Autorità nazionale anticorruzione, nel sito istituzionale dell’Autorità stessa.
Con la presente pertanto si richiede al Sindaco, Presidente del Curatorio della Fondazione Coronini:
 1. se, alla luce anche delle richieste formulate dalla Corte dei conti che, palesemente, non riguardavano soltanto l’utilizzo dei finanziamenti e delle relative rendicontazioni, non ritenga di richiedere formalmente alla suddetta Corte dei Conti, al fine di definitivamente risolvere l’annosa questione circa gli obblighi giuridici della Fondazione, se la stessa vada, o meno, considerata organismo di diritto pubblico;
2. se, scaduto l’incarico del direttore della Fondazione, il Curatorio non intenda avviare una selezione pubblica per l’assunzione di un qualificato soggetto, dal cui curriculum si possa dedurre una preparazione adeguata, nelle materie giuridico-economiche, in grado di gestire le complesse problematiche della Fondazione ;
3. se non intenda, così come a suo tempo da lei stesso anticipato, sottoporre all’attenzione della Commissione comunale cultura, il programma di attività della Fondazione previsto per il 2016, al fine di creare quella sinergia tra Organo rappresentativo della Comunità cittadina e soggetto preposto alla gestione del bene pubblico che, fino ad ora è mancato.

1 commento:

Anonimo ha detto...


Potreste aiutarmi a diffondere queste domande per il gruppo Gopolis, molto impegnato sulla questione musei? mi hanno bloccato quando le ho messe nella loro pagina Facebook e penso anche Foglio Goriziano abbia fatto lo stesso. Mi sembrano legittime e degne di risposta.

Come ripercorre e valuta Gopolis la storia recente della Scuola di Musica?

Come ripercorre e valuta Gopolis la storia recente della Fondazione Coronini?

Come ripercorre e valuta Gopolis la storia dell’ascensore tra Piazza Vittoria e il Castello?

Come valuta Gopolis l'assenza di un assessore alla cultura a Gorizia? Come valuta in questo senso l'operato del sindaco Romoli?

Come vorrebbe collaborare Gopolis con le realtà culturali della minoranza slovena?

Chi, tra i membri di Gopolis, parla correttamente la lingua slovena?

Qual è l’opinione di Gopolis sulle piste ciclabili di Gorizia e sulle loro connessioni alle altre vie ciclabili slovene e regionali? Ritengono questo aspetto strategico per lo sviluppo turistico della città?

7 aprile 2015 (il Piccolo). L’auditorium della cultura friulana passa ufficialmente alla Regione, che deciderà, in completa autonomia, quando riaprire la struttura di via Roma. «L’iter si è concluso una decina di giorni fa e l’edificio sarà restituito dal Comune all’amministrazione regionale» ha confermato l’assessore comunale al patrimonio Guido Germanio Pettarin. (…) Pettarin però non ha dubbi o perplessità sulla buona riuscita dell’operazione: «Sarà di sicuro una gestione di successo, perché la Regione ha già avuto esperienze simili a Udine e a Pordenone. Per Gorizia valuterà tutta una serie di parametri già validati, che consentiranno di far fronte alle varie esigenze che si presenteranno». Un edificio con funzione culturale di proprietà della Regione era gestito dal Comune, che ha preferito rinunciare a tale responsabilità.Come giudica Gopolis questo passaggio dal Comune alla Regione della gestione dell’Auditorium?

Secondo Gopolis, l’amministrazione comunale ha sfruttato adeguatamente la ricorrenza del centenario della Grande Guerra?

Come valuta Gopolis l’attività del teatro Verdi? Volendolo paragonare (come Gopolis fa per i musei) a Udine, Trieste e Pordenone, quanti giorni ciascun teatro è stato aperto al pubblico nel 2015? Si ripeta il paragone anche con Cormòns e Gradisca. Cosa ne pensa Gopolis?

Tutti i componenti di Gopolis si considerano autonomi da qualsiasi area politica, comprese quelle in cui hanno militato in passato?

Per quanti anni ciascun componente di Gopolis ha ricoperto incarichi politici o di partito?

Nessun componente di Gopolis intende candidarsi nelle elezioni comunali del 2017? Se sì, quale delle liste attualmente presenti in Consiglio Comunale si avvicina di più alle rispettive posizioni?

Antonio Devetag (come Marino De Grassi) ha ottenuto 29 voti alle elezioni comunali del 2012. Il voto rispecchia l'apprezzamento dei cittadini per l'operato politico precedente, compresa la carica di assessore alla cultura?

Qual è il curriculum degli studi di Antonio Devetag?

Nella proposta di Gopolis, “l’unica soluzione possibile per creare una rete museale goriziana e gettare le basi per un vero turismo culturale”, i componenti di Gopolis escludono di mirare a qualsiasi tipo di incarico che comporti una posizione retribuita o la possibilità di gestire finanziamenti e risorse economiche? Se tale posizione gli venisse offerta, rifiuterebbero?