mercoledì 9 settembre 2015

Presentazione milanese del progetto del Museo dell’aria per l’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia.




Prestigioso appuntamento lunedì prossimo per illustrare il progetto che  gli ideatori e appassionati fautori prevedono di insediare nell’hangar Gleiwitz ed in edifici accanto: costituirà l’identità culturale del Duca d’Aosta e ne valorizzerà il patrimonio storico, via via arricchito. Sempre che l’assegnazione della gestione al Consorzio da parte dell’Enac non si areni nelle secche della burocrazia.



 



di Martina Luciani


Lunedì 14 settembre, alle 15,a Milano, nel Punto Enel  di Via Broletto 44/a, si svolgerà un incontro, promosso dall’Associazione culturale Fratelli Rusjan, intitolato “ Le ali della storia. Il Museo dell’aria”:  il progetto goriziano per creare nell’aeroporto Duca D’Aosta una triplice articolazione museale dedicata alla storia dell’aviazione militare e civile (con aerei storici che saranno anche in grado di volare); alla storia del nostro aeroporto, dei fratelli Rusjan, dell’aeronautica austro ungarica che qui aveva una scuola di volo, della Regia Aeronautica e così via; all’ampliamento culturale dell’intero Museo  attraverso una sezione didattica, multimediale ed interattiva.   All’ iniziativa  parteciperanno, tra gli altri  Philippe Daverio, storico dell’arte e Ordinario di “Sociologia dei processi artistici”; Paul Van Vlijmen , direttore del  National Military Museum,  a Soesterberg, in Olanda; Adriano Agnati del Touring Club Italiano, l’architetto Agostino Ghirardelli , direttore tecnico nello Studio Libeskind  di Milano, Piero Marangon, presidente dell’Associazione Culturale Aeroclub Europeo Fratelli Rusjan, pietra angolare e volante della futura Fondazione Museo dell’aria. Moderatore dell’incontro sarà Massimo Negri, direttore  dell'European Museum Academy Foundation.
Nell’occasione verrà illustrata la nascente Fondazione che, nell’ambito dello sviluppo delle attività operative dell’aeroporto Duca d’Aosta, si dedicherà alle attività museali, bibliografiche, didattiche, di ricerca e alla creazione di rapporti di collegamento e collaborazione tra istituzioni e associazioni culturali le cui attività afferiscono al progetto “ Le ali della Storia”.

Mentre a Milano si svolgerà questa importante presentazione, a Gorizia le lancette dell’orologio scorreranno inesorabili verso quella scadenza del 17 settembre che è decisiva per il futuro del Duca d’Aosta.
Entro quella data, infatti, l’Enac attende le integrazioni di documenti ed atti necessari a perfezionare l’aggiudicazione definitiva della concessione totalitaria  per la  gestione dell’aeroporto, assegnata in via provvisoria all’ente consortile che ha trai suoi soci e finanziatori il Comune e la Provincia di Gorizia, il Comune di Savogna d’Isonzo, la Società dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia e le Camere di Commercio di Gorizia e Trieste.
Attendiamo intanto che la politica nostrana si svegli e nomini quanto prima un nuovo Consiglio d’Amministrazione realmente operativo, anche con rappresentanti di genere,  che sia soprattutto espressione dello sforzo  esercitato da tutte le forze politiche presenti nei Consigli comunali dei Comuni di Gorizia e Savogna, maggioritari come quote nell’ambito della compagine azionaria.

Impossibile non chiedersi, nel frattempo,  cosa stiano facendo l’ENAC ed  il Consiglio d’amministrazione nel suo periodo di proroga  e se siano informati  che dal campo si alzano comunque  velivoli,  tra l’altro senza che a terra esistano specifici servizi, tra qui quello antincendio; ci si chiede anche che fine abbia fatto il Piano del Rischio dell’aeroporto, che l’Enac attende da alcuni lustri e che forse, ma solo forse, ovviamente, non sarà del tutto congruo anche rispetto  l’edificazione delle palazzine dagli sgargianti colori dall’altro lato di via Trieste, ad uso della Guardia di Finanza.

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