Prestigioso appuntamento lunedì prossimo per illustrare il progetto che gli ideatori e appassionati fautori prevedono di insediare nell’hangar Gleiwitz ed in edifici accanto: costituirà l’identità culturale del Duca d’Aosta e ne valorizzerà il patrimonio storico, via via arricchito. Sempre che l’assegnazione della gestione al Consorzio da parte dell’Enac non si areni nelle secche della burocrazia.
di Martina Luciani
Lunedì 14 settembre, alle 15,a Milano, nel Punto Enel di Via Broletto 44/a, si svolgerà un
incontro, promosso dall’Associazione culturale Fratelli Rusjan, intitolato “ Le
ali della storia. Il Museo dell’aria”:
il progetto goriziano per creare nell’aeroporto Duca D’Aosta una
triplice articolazione museale dedicata alla storia dell’aviazione militare e
civile (con aerei storici che saranno anche in grado di volare); alla storia
del nostro aeroporto, dei fratelli Rusjan, dell’aeronautica austro ungarica che
qui aveva una scuola di volo, della Regia Aeronautica e così via;
all’ampliamento culturale dell’intero Museo
attraverso una sezione didattica, multimediale ed interattiva. All’ iniziativa parteciperanno, tra gli altri Philippe Daverio, storico dell’arte e
Ordinario di “Sociologia dei processi artistici”; Paul Van Vlijmen , direttore
del National Military Museum, a Soesterberg, in Olanda; Adriano Agnati del
Touring Club Italiano, l’architetto Agostino Ghirardelli , direttore tecnico
nello Studio Libeskind di Milano, Piero
Marangon, presidente dell’Associazione Culturale Aeroclub Europeo Fratelli
Rusjan, pietra angolare e volante della futura Fondazione Museo dell’aria.
Moderatore dell’incontro sarà Massimo Negri, direttore dell'European Museum Academy Foundation.
Nell’occasione verrà illustrata la nascente Fondazione che,
nell’ambito dello sviluppo delle attività operative dell’aeroporto Duca
d’Aosta, si dedicherà alle attività museali, bibliografiche, didattiche, di
ricerca e alla creazione di rapporti di collegamento e collaborazione tra
istituzioni e associazioni culturali le cui attività afferiscono al progetto “
Le ali della Storia”.
Mentre a Milano si svolgerà questa importante presentazione,
a Gorizia le lancette dell’orologio scorreranno inesorabili verso quella
scadenza del 17 settembre che è decisiva per il futuro del Duca d’Aosta.
Entro quella data, infatti, l’Enac attende le integrazioni
di documenti ed atti necessari a perfezionare l’aggiudicazione definitiva della
concessione totalitaria per la gestione dell’aeroporto, assegnata in via
provvisoria all’ente consortile che ha trai suoi soci e finanziatori il Comune
e la Provincia di Gorizia, il Comune di Savogna d’Isonzo, la Società
dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia e le Camere di Commercio di Gorizia e
Trieste.
Attendiamo intanto che la politica nostrana si svegli e
nomini quanto prima un nuovo Consiglio d’Amministrazione realmente operativo,
anche con rappresentanti di genere, che
sia soprattutto espressione dello sforzo
esercitato da tutte le forze politiche presenti nei Consigli comunali
dei Comuni di Gorizia e Savogna, maggioritari come quote nell’ambito della
compagine azionaria.
Impossibile non chiedersi, nel frattempo, cosa stiano facendo l’ENAC ed il Consiglio d’amministrazione nel suo
periodo di proroga e se siano
informati che dal campo si alzano
comunque velivoli, tra l’altro senza che a terra esistano
specifici servizi, tra qui quello antincendio; ci si chiede anche che fine
abbia fatto il Piano del Rischio dell’aeroporto, che l’Enac attende da alcuni
lustri e che forse, ma solo forse, ovviamente, non sarà del tutto congruo anche
rispetto l’edificazione delle palazzine
dagli sgargianti colori dall’altro lato di via Trieste, ad uso della Guardia di
Finanza.
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