Nota a cura di Marilisa Bombi
Non c'è che dire, la Rete, non quella di Leoloca Orlando che una vita fa aveva cercato di tessere dalla sua Sicilia per collegare le persone oneste e di buona volontà, ma la Rete, ovvero la "rete delle reti", cioè quell'insieme di reti di computer sparse in tutto
il mondo e collegate tra loro, a cui possono accedere migliaia di utenti
per scambiare tra loro informazioni di vario tipo, ci consente oggi un confronto che soltanto vent'anni fa era da considerarsi inimmaginabile. Per questo motivo chiunque deciderà di andare ad esprimere il suo SI o il suo NO al referendum di ottobre per la conferma o meno della legge costituzionale approvata dal Parlamento, ma senza il quorum previsto per la sua effettiva approvazione, potrà aver ben ponderato la propria scelta.
Nel frattempo, dall'Università La Sapienza di Roma, giungono fino a noi le ragioni di una scelta. Insomma, per una scelta consapevole, perchè le motivazioni non
possono essere legate ad un “credo politico” o ad una simpatia o antipatia nei
confronti del premier Renzi, si sono spesi in molti e crediamo che il lavoro svolto possa essere un utile base per capirne di più. La rivista on line Dirittoegiustizia,
Giuffrè editore, con la quale mi onoro di collaborare, ha pubblicato due e-book
contenenti le ragioni sostenute da Alessandro Pace, Presidente del Comitato per
il NO nel referendum sulla legge Renzi-Boschi, Professore emerito di diritto
costituzionale - Università La Sapienza di Roma e Beniamino Caravita, Ordinario
di diritto pubblico della medesima Università La Sapienza di che sostiene, invece, le
ragioni del SI!
Buona lettura!