Altro che TTIP! Il nemico ce l'abbiamo in casa, è infiltrato con metodi da far invidia al terrorismo internazionale. Tre varietà di semi di soia Monsanto sono stati autorizzati dalla Commissione europea. E adesso vogliamo anche le etichette sui prodotti da filiere agroalimentari che impiegano OGM!
di Martina Luciani
Da pochi giorni la Commissione europea ha autorizzato tre varietà di semi di soia geneticamente modificati. Sono prodotti dalla Monsanto ( che coincidenza!) e sono stati giudicati favorevolmente dall'EFSA, l'agenzia per la sicurezza alimentare europea dove il meccanismo delle "porte girevoli" verso le multinazionali produce incessantri correnti d'aria.
La Commissione, in un comunicato di sei righe, ha detto che è intervenuta là dove gli altri organismi europei avevano lasciato le cose in sospeso. Certo, è suo compito farlo: lo fa mentre noi ci concentriamo sui pericoli di TTIP e affini spauracchi, e non facciamo caso a quel che succede in casa, che siamo tranquilli, vero?, abbiamo i nostri eletti che vigilano con precauzione e animo integerrimo sul bene e la salute delle genti europee.
Trovo vergognoso e di un'ipocrisia illimitata la precisazione della Commissione: le varietà in questione sono autorizzate per l'alimentazione umana e animale ( che è la stessa cosa, se mangi carne proveniente da allevamenti che usano soia OGM o anche solo parmigiano reggiano sulla pastasciutta, visto che nei protocolli dell'italico formaggio ci sta l'uso di soia OGM) e non per la coltivazione. Così non ce l'avremo nel campo ma basta comperarla dagli americani. Ulteriore rassicurazione della Commissione: " tutti i prodotti derivati da tali organismi geneticamente modificati saranno soggetti a severe norme di etichettatura e di tracciabilità dell'UE". Intanto il business è licenziato con tutti i crismi, e per i prossimi dieci anni.
Fa parte dell'EFSA, che ha sede a Parma, il dottor Giuseppe Ruocco, alto funzionario del Ministero della Salute ( uno dei tre ministeri, insieme ad Ambiente ed Agricoltura, che hanno prodotto e riconfermato il famoso decreto che vieta in Italia la coltivazione di OGM) . In una audizione dell'anno scorso ( faticosissimo rintracciare la data, visto che la prassi di archiviazione dei documenti on line trascura completamente questo elemento) Ruocco descrisse la situazione grosso modo cosi': i consumatori ( " preoccupati dell’impatto sulla salute e sull’ambiente, nonché della perdita del patrimonio agroalimentare nazionale") sempre più si orientano nel senso di OGM free ma la zootecnia italiana scarseggia di prodotti per l'alimentazione degli animali, dobbiamo quindi importare da paesi che coltivano OGM, USA in primis.
Se questa è la soluzione, vogliamo che anche su carne, uova e latticini sia indicato se provengano da filiere produttive che contengono OGM. Cioè bistecca OGM , parmigiano OGM, stracchino OGM, gelato OGM....e poi vediamo cosa fa il consumatore con il made in Italy OGM!
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