Oggi, Giornata
mondiale dell'ambiente, comincia il
Decennio delle Nazioni Unite sul ripristinodell’ecosistema (2021-2030), una missione globale per prevenire, arrestare e
invertire i danni e far rivivere miliardi di ettari di ecosistemi terrestri e
acquatici.
Cominciamo allora dalla gestione della casa comune dove abitiamo.
di Martina Luciani
Come tutti sanno, in questi nostri territori di confine è
stato creato un GECT, che è uno dei principali strumenti previsti dall'Unione
Europea in materia di cooperazione transfrontaliera economica e sociale, ed in
quanto tale destinatario di finanziamenti europei. E' osservazione banale ritenere che un Gect dovrebbe riflettere e amplificare a livello locale i principi fondamentali dell'UE
Nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, più nota come Carta
di Nizza, l’art. 37 si stabilisce che un livello elevato di tutela dell'ambiente e
il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche
dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.
Eppure, il GECT GO contiene nel suo Statuto un concetto che ben potremmo
definire tossico, oltre che tristemento ignaro del Green Deal europeo,
la strategia che mira a proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale
dell'UE e a proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi di
natura ambientale e dalle relative conseguenze, attuando una transizione giusta
e inclusiva.
La parola tossica è sfruttamento, e gli effetti nocivi sono accentuati dal
contesto su cui è inserita, cioè l'ambiente.
Forum Gorizia, a novembre 2020, ha scritto all’allora presidente del GECT GO MatejArčon chiedendo di attuare la modifica statutaria di uno degli obiettivi dell'ente:
"sfruttamento delle risorse energetiche e ambientali locali è un
concetto archeologico, responsabile di disastri ambientali, economici e
sociali irreparabili. La Polis transfrontaliera merita aspirazioni e strumenti
coerenti con le politiche ambientali ed energetiche europee. E si comincia con
le parole, che sono sostanza che determina la forma."
Nessuna risposta al Forum Gorizia, nemmeno un cortese cenno di fastidio alle diverse sollecitazioni, tra cui: "In ogni grande o piccola costituzione, dallo statuto di un’associazione a quello di una persona
giuridica europea, come il Gect GO – Gruppo europeo di cooperazione
territoriale, fino agli atti costitutivi di un’ organizzazione sovranazionale e alla
Costituzione di uno Stato, le parole sono struttura, principi che innervano
ogni attività, strumento di interazione con i cittadini e per i cittadini nel
loro rapporto con l’istituzione." Noncuranza e basta, il
che già fa dubitare delle relazioni dell’ente con le istanze del territorio in
cui è stato innestato.
Allora, oggi, riproniamo la questione, c’è un nuovo presidente, si chiama Paolo Petiziol, l’indirizzo email è sempre lo stesso. Il testo che si propone di
discutere per modificare l’obiettivo dello sfruttamento delle risorse
energetiche e ambientali locali è: tutela
e gestione ecosostenibile delle risorse energetiche e ambientali locali, nella
prospettiva di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza
compromettere le risorse che serviranno alle generazioni future, garantendo
loro qualità della vita e qualità ambientali, anche indicando uguali iniziative
e buone pratiche da introdurre congiuntamente nelle tre amministrazioni
comunali in tema di valorizzazione dei servizi eco sistemici, tutela della
biodiversità e salvaguardia ambientale nelle pratiche di progettazione
urbanistica, pianificazione territoriale, valutazione ambientale strategica,
valutazione di impatto ambientale.
L'UNEP, United Nations Environment Program, ha pubblicato oggi un Ecosistem Restoration Playbook, in cui si raccomandano iniziative a livello regionale, oltre che nazionale e internazionale, anche avviando discussioni sulla questione della conservazione degli ecosistemi, sulle iniziative per contrastare l'impoverimento dell'ambiente locale e per rendere le comunità più eque e sostenibili in termini economici e sociali.
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