In attesa del permesso per realizzare la tavolata in via Rastello, che il Comune graziosamente tarda a concedere, l'organizzazione dell'iniziativa è avviata, in contemporanea agli analoghi eventi che il popolo italiano sente ancora, suo malgrado, la necessità di creare un po' dovunque, per celebrare la caduta del fascismo e l'avvento della democrazia, pensando alla Storia tragica del 900 italiano e alla Costituzione repubblicana e antifascista.
25 luglio 2018: per la prima volta
“la pastasciutta antifascista”
anche a Gorizia
Le diverse realtà antifasciste di Gorizia aderiscono alla
“Rete delle pastasciutte”, attiva in tutta Italia, e promuovono l’iniziativa
per mercoledì 25 luglio, alle 20, in via Rastello.
Un’occasione per ricordare, per testimoniare le proprie convinzioni e gli ideali democratici sanciti nella Costituzione repubblicana ma anche per incontrarci, in un
momento particolarmente difficile per questo nostro Paese, dove è indispensabile con la presenza fisica esprimere la preoccupazione civile, il dissenso politico ed etico. L'abbiamo fatto il 7 luglio, in occasione dell’iniziativa “Una maglietta rossa per fermare
l’emorragia di umanità”, lo faremo il 25 luglio, e poi ogni volta che si manifesterà l'urgenza di dimostrare l'esistenza di un Italia che ha una voglia immensa di autentica democrazia.
La partecipazione, che prevede un contributo di 5 euro a
copertura delle spese, va comunicata per ragioni organizzative entro lunedì 23
luglio via sms o whatsapp al numero 335 8217990, specificando nome e numero dei
partecipanti.
In caso di diniego all’uso del suolo pubblico da parte del
Comune di Gorizia, o di maltempo, l’iniziativa avrà luogo presso la Casa del
popolo di via delle Monache.
“La pastasciutta antifascista” a Gorizia è promossa da:
Anpi
aps agorè
blog Piazza Traunik
Casa del popolo
Dovere Democratico
Forum gorizia
g.c. Gorizia c’è
g.c. Gorizia è tua
g.c. Gorizie
g.c. Percorsi Goriziani
Kulturni Dom
Partito Comunista Italiano
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Democratico – Demokratska Stranka
Aderiscono inoltre:
Ronchi dei Partigiani
e molti altri singoli, liberi cittadini
La storia
Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato, creando la
temporanea illusione della fine del regime e della guerra. Seguiranno i mesi
delle peggiori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò
in tutta Italia la destituzione del Duce. Dalla Casa di Alcide Cervi, nella campagna reggiana presso Gattatico, partì uno degli eventi
spontanei più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese,
distribuita in piazza a Campegine dalla famiglia, per festeggiare, come disse
Papà Cervi, il “più bel funerale del fascismo”. Da più di vent’anni questa
festa antifascista, popolare e genuina, rivive nell’aia del Museo Cervi,
mantenendo intatto lo spirito di quei giorni.
L’idea di ‘esportare’ la festa della pastasciutta nasce
quasi spontaneamente, a partire dalle tante realtà associative che sono in
contatto con il Cervi da tutta Italia. L’ideale della pastasciutta del 25
luglio ha conquistato così, e continua a conquistare, molti altri territori e
comunità, che vogliono riproporre gli stessi ingredienti della serata di Casa
Cervi: la festa per la caduta del fascismo, la pastasciutta, la rievocazione
storica. In alcune contrade è già tradizione, ma molti altri hanno continuato a
rispondere all’appello di Casa Cervi per collegare regioni e città in questo
avvenimento diffuso, dal nord al sud: nel 2017 la rete si è estesa ad oltre 120
manifestazioni in tutta Italia, idealmente collegate con Casa Cervi, grazie
all’impegno e alla partecipazione di migliaia di cittadini di tutte le età,
uniti in un comune sentimento di libertà.
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