giovedì 7 luglio 2016

Carcere di Gorizia. Severo rapporto del Garante nazionale dei detenuti: una nota della senatrice Laura Fasiolo. Fondo di 1,3 milioni reso disponibile per la riqualificazione della struttura di via Barzellini




Sollecitato il Ministero della Giustizia , il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) ha trattenuto   la competenza sulla gestione del fondo di 1,3 milioni di euro necessario a completare i lavori nella struttura di via Barzellini. Il tavolo di lavoro misto tecnico è già operativo e sta definendo il crono programma degli interventi  funzionali alla ripresa dei lavori nel carcere.



Sono parole nette ed inequivocabili  quelle che il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, ha scritto nel rapporto sulla visita alla Casa Circondariale di Gorizia svoltasi in data 7 maggio 2016.
Lo scrive in una nota la senatrice Laura Fasiolo (PD)  che riporta in una nota i passi salienti del rapporto.
“ La situazione di completo isolamento, ai limiti della segregazione, la carenza o mancanza di attività ricreative o lavorative sono definite " del tutto inaccettabili", in considerazione del fatto che la richiesta di protezione dei detenuti omosessuali si è declinata in " mera offerta di isolamento, in chiaro contrasto con obblighi internazionali".
“ Il Garante - spiega Fasiolo - prescrive delle raccomandazioni puntuali che accolgono in toto quanto da me sollecitato: ripensare in radice la presenza di una sezione speciale per persone omosessuali, offrire attività quotidiane comuni con i detenuti delle altre sezioni, attivare interventi migliorativi della qualità degli ambienti, non chiudere le celle alle ore 16.00, vietando tassativamente l'isolamento di fatto di qualsiasi detenuto ivi recluso.  Condivido pienamente il forte richiamo del Garante quando afferma che " è necessario offrire immediatamente condizioni paritarie e integrate ai detenuti attualmente ristretti in tale sezione, chiudere progressivamente l'esperimento attuale e predisporre un tavolo di lavoro per ragionare su come organizzare in più Istituti , incluso Gorizia, esperienze di tutela per la piena integrazione nella quotidianità di tutti i detenuti, senza alcuna discriminazione".
“ Anche il forte disagio - prosegue la senatrice -  lamentato dal personale operante nel carcere di Gorizia trova spazio e riscontro nella relazione del Presidente Palma che a riguardo segnala l'urgenza di prendere in considerazione la situazione a fronte di dati allarmanti sulla carenza di personale, dovuta anche ad assenze per malattia, anche di lungo periodo. Avendo personalmente più volte visitato la struttura di via Barzellini non sono rimasta stupita dei contenuti gravi ed impietosi del rapporto del Garante e tuttavia pensare che per anni le condizioni di vita e di lavoro siano state queste, lascia sgomenti. In luoghi fatiscenti e sporchi (parole usate dal Garante) non si può certo pensare di porre in essere quel percorso virtuoso teso alla rieducazione del detenuto che la nostra Costituzione prevede.”

Laura Fasiolo, poco meno di due mesi fa, aveva affermato  affermato che la soppressione della struttura carceraria di Gorizia non fosse assolutamente un'opzione da prendere in considerazione ed anzi, che il suo impegno era diretto in senso del tutto opposto, finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti e degli operatori del carcere, attraverso il completamento dei lavori di riqualificazione delle strutture per consentire un' ottimale riorganizzazione degli spazio vitali.
“ Su questo primo fronte di intervento - si legge ancora - ho ottenuto, grazie alla competenza e alla proficua interlocuzione instaurata con il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, a seguito dell'urgenza da me segnalata sulla necessità di completamento del secondo lotto dei lavori previsti, che il Ministero della Giustizia agisse per trattenere presso il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) la competenza sulla gestione del fondo di 1,3 milioni di euro necessario a completare i lavori nella struttura di via Barzellini. Inoltre, il tavolo di lavoro misto tecnico composto da membri del provveditorato regionale (Prap) e sotto il coordinamento del Dap, è già operativo e sta procedendo rapidamente a definire il crono programma degli interventi, funzionali alla ripresa dei lavori, di cui si dettaglieranno gli aspetti tecnici nella riunione convocata a Gorizia per il prossimo 20 luglio.
Don Alberto De Nadai, straordinaria personalità che da sempre, con dedizione, ha tenuto alta la voce dei diritti dei carcerati, insieme alla voce storica dei pannelliani, ha oggi trovato un punto di approdo, perchè si sta compiendo una fondamentale crescita culturale, profondamente recepita dal Ministro Orlando.”

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