I Comitati per l'acqua pubblica del Friuli Venezia Giulia
hanno presentato alla Presidenza del Consiglio regionale la relativa richiesta
di indizione del referendum per l’abrogazione della legge regionale 15 aprile2016, n.5
"Organizzazione delle funzioni relative al sevizio idrico integrato e al
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani"?» : oltre 1300 firme,
molte di più delle 500 richieste.
Venerdì sera un dibattito a Porpetto: AGHIS.
di Martina Luciani
“ Questa legge - scrive Franceschino Barazzutti, presidente
del Comitato referendario FVG - Acqua
bene comune, in una nota - opera una
forzatura sul territorio regionale pretendendo di "attuare il principio
dell'unicità di gestione" (art. 1, comma 3), quando il Friuli (lo scriveva
già Nievo!), anche in relazione alla presenza dell'acqua, al suo utilizzo, alla
cultura, alla storia è estremamente diversificato.
La bassa friulana -
zona delle risorgive - è ricchissima di acque e l'attingimento avviene dalla
falda sotterranea le cosiddette fontane da cui zampilla con pressione in
superficie dando vita ad approvigionamenti "individuali" o di
condominio, escludendo la rete di distribuzione.
Al contrario il medio Friuli non ha sorgenti né pendenza per
cui l'approvigionamento avviene necessariamente dalla sorgente principale di
Molin del Bosso (tra Artegna e Buja) mediante pompaggio in nella rete che serve
tutti i comuni del medio Friuli costituitisi allora in Consorzio (CAFC) ora
spa.
La montagna invece
beneficia di abbondanza di sorgenti, forti dislivelli, tanti piccoli acquedotti
a servizio di piccoli paesi.”
A Gorizia, il gruppo H2GO, che già ha pubblicamente preso posizione in
merito alla legge regionale contestata,
aderisce alla richiesta di indizione referendaria: i respingimenti da
parte del Consiglio regionale sull’ammissibilità dei referendum ( UTI, salute e
riforma statuto) non possono paralizzare o scoraggiare le istanze della società
civile che pretende di avere voce in capitolo nella gestione del territorio. Ad
un certo punto ci si dovrà ben interrogare, di fronte alle richieste
referendarie che seppur respinte parlano a voce forte chiara dell’insofferenza
diffusa della cittadinanza, e seppur al riparo dentro i Palazzi, se cittadini e
politica, vita quotidiana e scelte amministrative percorrano la stessa strada,
o almeno strade parallele; e se invece tali strade siano, dal momento dello
spoglio delle schede elettorali,
irrimediabilmente divergenti.
Ricordiamo che il dibattito sull’acqua pubblica è molto vivo
in tutta la Regione. Venerdì sera a Porpetto, nel centro civico, con inizio
alle 20.15, si svolgerà una conferenza dibattito intitolata “AGHIS”,
organizzata dal Comitato per la vita del Friuli Rurale, da “ per Terzo e da “
Acqua &Acqua”. Lo spunto è
articolato: lo scandalo dei canoni non dovuti, la cacciata del CAFC dal centro
di Porpetto, il tentativo di sopprimere le fontane e la legge regionale che
apre le porte alla privatizzazione dell'acqua ed al servizio unico, l’aumentare
della consapevolezza dei propri diritti
da parte dei cittadini e la necessità di garantire i beni comuni e la qualità
della vita. Si parlerà pertanto delle
risorse idriche della Bassa, del futuro delle fontane e del servizio idrico,
dei canoni e degli impianti di
depurazione.
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