sabato 16 maggio 2015

#noBiomasseGo. La conferenza stampa.3. L'intervento del Comitato Cittadini Sant'Anna, Sant'Andrea e Campagnuzza.

Il contributo del Comitato Cittadini Sant'Anna-Sant'Andrea-Campagnuzza alla conferenza stampa indetta il 16 maggio insieme a Essere cittadini, Forum Gorizia, Legambiente Gorizia, Blog Piazza Traunik, Circolo culturale Štandrež,  S.S. Juventina v, S.K.P. Oton Zupancic, per chiarire le ragioni del dissenso a proposito della centrale a biomasse in città.



Come residenti di S.Andrea  la nostra preoccupazione sono la qualità dell’aria e il potenziale deterioramento della stessa a seguito della realizzazione degli impianti a biomasse di cui stiamo parlando:due e non uno, da sommare a quelli che esistono già.

Il quadrilatero di centrali.
Particolare preoccupazione deriva dal fatto che gli abitanti di via Trivigiano, via Sabotino e via Tabai saranno doppiamente esposti alla vicinanza della centrali, poichè la cosidetta “centrale sud” già autorizzata nel 2013, nel silenzio generale e all’insaputa delle associazioni ambientaliste, disterà solo 200 metri dalle prime abitazioni.
Forse non è generalmente risaputo che al momento nella zona industrale esistono già due centrali che distano circa un 1km o meno dall’abitato di S.Andrea: si tratta di impianti molto più grossi (49 Mw Elettrogorizia, alimentata a gas naturale e 72 Mw Fiannacca, alimentata ad olio vegetale).
Con la realizzazione della centrale già autorizzata ad inizio 2013 e la “nord” in attesa di autorizzazione, entrambe site a 200-300m metri dall’abitato, S.Andrea verrebbe a trovarsi nel mezzo di un quadrilatero delimitato dalle quattro centrali termoelettriche.
Il principio di precauzione.Una tale situazione rende doverosa una maggiore precauzione da parte delle autorità deliberanti, la decisione in merito all’impianto a biomasse non può venir presa in considerazione al netto di rilevazioni e dati sulla situazione ambientale della zona abitativa. interessata.

Cumulo di progetti e monitoraggio dell'aria attualmente inesistente.
Ad oggi non ci risulta che sia stato effettuato alcuno studio sull’impatto complessivo degli impianti in oggetto. Conosciamo unicamente i dati dichiarati relativamente al singolo impianto.

Ricordiamo che al momento, dopo la dismissione della centralina di Lucinico, non esistono sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria (unica centralina funzionante a gorizia , quella di via duca d’aosta) all’interno di questo perimetro.
Ulteriore perplessità deriva dalla vicinanza di questi impianti alle case di via Pasubio, via Trivigiano e dal conseguente rischio di aumento dell’inquinamento acustico in zone già interessate dalla vicinanza della linea ferroviaria.
Deprezzamento degli immobili.I residenti che hanno acquistato casa in queste zone, certi che si trattasse di zona residenziale, corrono oggi il rischio di subire il deprezzamento degli immobili dovuto alla prossimità di questi nuovi impianti industriali.

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