sabato 3 maggio 2014

Consiglio comunale, la vita dura dell’opposizione: quando si chiedono chiarimenti, non si ottiene risposta.


Baruffa Cingolani- Romoli.  E noi ci chiediamo con quali principi di chiarezza e buon funzionamento organizzativo cammini il nostro consiglio comunale.

di Martina Luciani
Consiglio comunale di lunedì  scorso. Bilancio consuntivo 2013. Criticato dall’opposizione per l’inconsistenza di specifici investimenti ma comunque passato con i 25 voti della maggioranza. In questo contesto, i consiglieri Manuela Botteghi (M5S) e Giuseppe Cingolani (PD) chiedono  perché risulti, tra i dati del bilancio consuntivo, un aumento della pressione fiscale pari a  13,79 euro pagati dalle famiglie. Più Tares meno IMu volte Ici sottratto Tia? Mah!
L’assessore alle finanze Guido Pettarin sostiene che la cifra potrebbe derivare dal recupero di fiscalità evase in precedenza: supposizione, perchè sia chiaro, non ci sono dati specifici. Che invece, scopriremo poi, ci sono, e bastava invitare il dirigente responsabile a spiegare ai due interroganti, e a tutti noi cittadini, gli oscuri meccanismi contabili. Forse il protocollo non lo prevede, fatto sta che il dirigente depositario delle informazioni, necessarie ad informare Botteghi, Cingolani e tutti noi, non viene coinvolto, nemmeno attraverso la Giunta o lo stesso sindaco, né lunedì né martedì sera: quindi in sede consiliare non viene chiarito che in realtà aumento di pressione fiscale non c’è stato, e Giuseppe Cingolani  evidenzia i dati a sua disposizione attraverso la stampa.
Apriti cielo, il sindaco Ettore Romoli si infuria.

Cingolani continua a prendere granchi,  dichiara alla stampa, pur avendo ricevuto sufficienti spiegazioni dal dirigente competente alimenta sterili polemiche e non fa caso che, invece, la pressione fiscale è diminuita di 23,7 euro rispetto il 2012. Cingolani si studi il bilancio, che non è mica facile per un profano capirci qualcosa. E finalmente spiega: dalla cifra complessiva va scorporata una determinata somma che non rappresenta un incasso tributario. Grazie, tanto ci voleva?
Ma Giuseppe Cingolani non ha nessuna intenzione di incassare: definisce l’attacco di Romoli “insensato, arrogante” e fa notare in un comunicato che il sindaco sconfessa  il suo stesso assessore alle finanze, fautore in aula di una diversa se pur ipotetica spiegazione.
In effetti, i chiarimenti sul dove/come/perché risultano a carico delle famiglie goriziane quasi 14 euro di tasse in più sono stati forniti a Giuseppe Cingolani, come sostiene il sindaco, ma nella seduta di martedì sera: “mentre stavamo trattando altri punti all'ordine del giorno la dirigente Cisint mi ha frettolosamente sussurrato una diversa spiegazione, quella che ora il sindaco sostiene, circa il dato dell'aumento dei tributi: avrebbe dovuto invece sussurrare all'orecchio dell'assessore Pettarin, in modo da fargli eventualmente rettificare la versione fornita pubblicamente. E qualcuno dovrebbe sussurrare al sindaco Romoli di avere più considerazione e rispetto per quanto emerge in Consiglio comunale.”

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