Caso del sottufficiale
della Guardia di Finanza e consigliere comunale
( Popolo di Gorizia) Francesco Piscopo.
Fluisce l’indignazione.
Comunicati stampa e prese
di posizione: Manuela Botteghi (M5S), Rosi Tucci ( Gorizia è tua), Giuseppe
Cingolani (PD), Stefano Abrami (IdV), Livio Bianchini (SEL), Emanuele Traini (
Federazione della Sinistra) e via dicendo. Dimissioni dal consiglio comunale,
dalla presidenza delle commissioni ambiente e cultura, chiarimenti sul
complotto razzista che si celerebbe dietro la sospensione di quattro mesi dal
servizio stabilita per una faccenda di straordinari pagati ma non eseguiti.
Ma perché mai Francesco
Piscopo dovrebbe dimettersi? Per dignità personale e onorabilità politica?
Dispone, il suddetto, di
illustri esempi in senso contrario: le
cariche pubbliche si tengono e non si mollano, in questo paese di impassibili
facce di bronzo.
Molto nobile,
dunque, la preoccupazione del centro
sinistra goriziano (“ il caso Piscopo nuoce alla credibilità delle
istituzioni”) e certamente opportuno il
richiamo alla “dimensione etica dell’impegno
politico”, ma un così banale intrallazzo, roba da piccolo cabotaggio, è persino
ridicolo: sul palcoscenico di una cittadina di provincia, compromettersi per
così poco è patetico.
Guardiamo però un’altra
articolazione della vicenda, che produrrà effetti urticanti
sulla pelle degli elettori/contribuenti , onesti e no, anche dopo
l’applauso per l’improbabile scena finale, ovvero le invocate dimissioni : al
termine della sospensione dal servizio, indossata la divisa del Corpo cui
continua ad appartenere, il Nostro con quanta fermezza si presenterà a chiedere
i libri contabili o altri documenti fiscali al cittadino sottoposto a
controllo? Con che autorevolezza
rappresenterà la funzione di vigilanza e tutela della legalità in campo
economico e fiscale?
Considerata la fine ingloriosa di Gorizia, ritengo che debba dimettersi tutto il consiglio comunale non solo il sig. Piscopo. Le istituzioni non rappresentano più la comunità per cui questa fiammata di moralità per il caso di un singolo consigliere è disgustosa e puerile.
RispondiEliminaStefano Cosolo