Mute Sinfonie, progetto dell’Associazione goriziana Examina, offre al pubblico, venerdì 22 aprile alle 20.30, al Kinemax, con ingresso libero, il film muto del 1911 "L'Inferno".
Presentato nel 1911, dopo tre anni di riprese sotto la regia di
Francesco Bertolini
e Adolfo Padovan,
con la collaborazione di Giuseppe De Liguoro, l'opera è considerata uno dei capolavori del genere in costume,
primo kolossal italiano e prima opera cinematografica europea di grande impegno
letterario e artistico.
La colonna sonora, proposta per questa importante occasione da Examina ed eseguita dal vivo, è incentrata sulla contaminazione tra musica antica e musica elettronica.
A rendere concreta questa commistione durante lo scorrere delle immagini sullo schermo sarà la Compagnia dell'Ariodante, composta da Fabio Accurso al liuto, Flavio Cecere, voce ed effetti, Marco Ferrari ai fiati, Nicola Tirelli alle testiere e sintetizzatore e Fabio Tricomi alla viella e percussioni.
Il film, è composto da 54 scene e narra con fedeltà, ispirandosi alle celebri illustrazioni di Gustave Dorè, la prima cantica della Divina Commedia: Dante, accompagnato da Virgilio, incontra tutti i personaggi del poema, da Minosse a Paolo e Francesca, da Farinata degli Uberti a Pier della Vigna, solo per citarne alcuni. Nella Caina i due protagonisti ascoltano la storia del Conte Ugolino e poi vedono Lucifero con tre teste che sbrana un uomo che si dimena prima di riuscire "a riveder le stelle".
Ogni scena usa effetti speciali in funzione realistica: come
la sovraimpressione per la scena dei lussuriosi trascinati dalla bufera,
l’esposizione multipla per petto squarciato di Maometto
o la testa staccata
di Bertran de Born), la sotituzione tramite montaggio
per realizzare la
trasformazione dei ladri in serpenti. Lucifero appare
enorme grazie all'impressione separata della pellicola e in una seconda
inquadratura ravvicinata, come un intuitivo primo piano, mostra in bocca un
uomo che muove le gambe, anche qui grazie alla doppia esposizione.
L'Inferno,presentato per la prima volta a Napoli, Milano e Roma, sullo sfondo
della ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, con il
patrocinio della Società Dante Alighieri, ebbe un grandissimo risalto, grazie
ai suoi meriti artistici, al fatto che è un opera molto lunga per le capacità
tecniche dell’epoca (66 minuti e oltre 1000 metri di pellicola) e che richiese
un impegno economico tale da considerarlo ancora oggi uno dei film più costosi
della cimenatografia italiana). Se ne parlò diffusamente e a lungo sui
quotidiani nazionali, in un crescendo di recensioni, interviste, commenti entusiasti. Un successo che rimbalzò all’estero, in Europa e
Oltreoceano.
L'evento proposto da Examina, nell'ambito del secondo ciclo del format originale Mute Sinfonie,è finanziato
dalla Regione e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia,e si
avvale della
preziosa collaborazione del Palazzo del Cinema e del Premio Sergio Amidei.
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