Un punto fermo politico ce l’abbiamo: Berlusconi tradisce il marchio napoletano Marinella, sofisticato produttore di cravatte, per il calabrese Damiano Presta. E ne fa dono al sindaco di Gorizia che dichiara: "Mi sono ripagato il viaggio".
di Martina Luciani
Entrambi gli stilisti creano cravatte artigianali, preziose e molto costose. Che si riconoscono indossate dagli uomini famosi in tutto il mondo.
Dopo aver a lungo e generosamente praticato l’omaggio di esemplari Marinella, ora abbiamo nuova conferma che l’inossidabile Silvio nazionale ha abbandonato la storica maison napoletana e dona confezioni multiple di cravatte Damiano Presta.
Il sindaco di Gorizia si merita, nel cuore della cronaca politica odierna, un intero riquadro che ci rassicura ( oltre che sul senso pratico del nostro primo cittadino, ben consapevole del valore economico del presente ricevuto) sull’attesa e finalmente inevitabile evoluzione del suo anonimo e piuttosto informe stile. Ne ha ricevute in regalo ben 14, di cravatte, notizia che per un verso esprime (ahimè) dettagli sostanziali sul livello dell’informazione politica e per l’altro verso prefigura la necessità di controllare se, nel futuro, all’uso alternato di così numerose cravatte prestigiose si assocerà un diverso garbo nella scelta degli abiti indossati. Non che sia facilissimo, vista la taglia necessaria, e visto che colui che pare incaricato di fare da arbiter elegantiàrum in Giunta ha una personalità, diciamo così, parecchio eccentrica.
Ci aspettiamo ora un incontro urgente, ai vertici dell’amministrazione comunale di Gorizia, per un confronto sull’ opportunità di un protocollo cravatte: se quando ti regalano un deodorante per le ascelle, il sospetto angosciante è che ci sia un fastidio olfattivo da risolvere, forse l’indicazione politica di Berlusconi comprende anche un nuovo e condiviso aplomb dei rappresentanti politici sul territorio. Il toto cravatte è cominciato, e ci alleggerirà pena e sconforto di questi tempi tanto cupi. Magari ne saranno coinvolti, in questo slancio di eleganza maschile, anche i neonati presìdi di Casapound in consiglio comunale, che potrebbero decidere di riformare e ingentilire la loro lugubre ed eloquente divisa di rappresentanza tra il pubblico nella sala consiliare.
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