martedì 27 febbraio 2018

Muscoli, a questa amministrazione comunale piace mostrare i muscoli. Ai cittadini, agli scolari, ai profughi.

Il mito del torace gonfiato da anabolizzanti, nel buon governo di una comunità, ci sta come i cavoli a merenda: spiacevole. Dalle biomasse all'impianto di trammento rifiuti speciali di Piedimonte, dalla gestione dell'accoglienza migranti alla scuola Perco di Lucinico, arrivando a domani, con chiusura della tenda al Contavalle per la prima accoglienza dei profughi durante l'inverno. 


di Martina Luciani

Per non parlare di Decima Mas ricevuta ufficialmente nella Casa comunale e dell'ANPI che si voleva silenziare durante la cerimonia dinnanzi al monumento ai deportati nei lager nazifascisti. O della galleria Bombi, o della fontanella sigillata, o del parco della Valletta chiuso.....Non faccio altro che verificare l'abisso insormontabile tra amministrati a amministratori. Il disprezzo, nemmeno celato, per l'aspettativa a tutele e garanzie di una cospicua serie di quelli che chiamiamo diritti fondamentali: non è colpa di noi cittadini, che partecipare vorremmo, e proposte e cose da dire non ci mancano, eccome, ma siamo tenuti alla larga da amministratori che sembrano dei bodyguard messi a protezione del potere costituito nella sua battaglia contro la democrazia.

L'esperienza del comitato NoBiomasseGO già aveva fornito elementi sull'approccio "muscoloso" dell'operato dell'istituzione rappresentativa dei cittadini.  Quanto importi dei cittadini, lo si verifica anche nel parere del Comune di Gorizia,  alla recente conferenza di servizi relativa alla variazione del progetto della centrale a biomasse sud. Non una parola, infatti, che rappresentasse il dissenso, ampiamente motivato, e i pacchi di istanze dei cittadini sul tristemente noto Three shades of green: certo non sono argomenti tecnici,  ma costituiscono un punto focale e non irrilevante dell'opinione pubblica cittadina e degli interessi collettivi. In tutta la vicenda NoBiomasseGo, i cittadini sono stati bistrattati, sfidati, provocati e denigrati: muscoli! C'erano altri modi per gestire l'annosa vicenda, ne sono convinta, e molto più civili. Costituzionalmente corretti, direi.

Poi la questione dell'impianto che a Piedimonte, tra le abitazioni, trita rifiuti all'aria aperta, diffondendo nell'aria attorno sostanze che non si sa bene cosa siano. In consiglio comunale, l'assessore competente a rispondere sulla questione ha sminuito il fatto lamentato dai cittadini. Cosa volete che sia! Ed ha riferito che l'azienda SUBISCE numerosi controlli da parte dell'ARPA. Questo verbo è un capolavoro comunicativo, esibizione anche questa di muscoli: esprime esattamente la percezione dell'irrilevanza della posizione e dei diritti dei cittadini ( che subiscono, loro si, un inquinamento, tra l'altro a quanto pare reiterato), sottomessa rispetto la considerazione di una azienda il cui correttamento funzionamento è garantito proprio dai controlli sulle attività svolte. Ma secondo i nostri amministratori, è l'azienda a subire quanto prescritto dalla legge. Poverina! I cittadini inalino e non si preoccupino.

Muscolosissima anche l'ordinanza che stabilisce la chiusura sine die della scuola elementare Perco, che a me risuona come un " adesso vediamo come ve la cavate" invece che un " dobbiamo intervenire ancora, ci dispiace tanto, abbiamo pasticciato proprio tanto": un modo per far valere la propria forza istituzionale, scaricando le proprie responsabilità ( anche sull'ASL) con un gesto infastidito e plateale. I muscoli bisognava mostrarli prima, facendo puntigliosamente tutto il necessario, fosse stato anche "impopolare", per controllare qualità e quantità dei lavori di bonifica e per assicurare sicurezza e salubrità degli ambienti, agli alunni e alle persone che nella scuola ci lavorano.

Infine migranti e gestione dell'accoglienza ( tralascio,come annunciato, Decima Mas e tentativo di censura all'ANPI, rimandando anche in questo caso alla lettura degli articoli sul blog del Forum Gorizia): fino a stasera risultano falliti tutti i tentativi per evitare che, in piena e severa emergenza freddo, domani chiuda la tensostruttura che assicura un minimo rifugio ai profughi che si trovano a Gorizia.
Il Comune nuovamente mostra i muscoli: si deve chiudere. Senza alternative. Avremo profughi assiderati? Affari loro. Noi stiamo al caldo, abbiamo anche aumentato le ore concesse per il riscaldamento, che volete di più?
Le trattative per trovare una soluzione tra i vari soggetti istituzionali, con attenzione da parte della sola Prefettura anche alle richieste del volontariato, sono state come un minuetto: si sono concluse con un algido inchino.
Non arretrare dalle proprie posizioni preconcette nemmeno di fronte alle criticità conclamate, al pericolo per la salute e per l'esistenza, e non dubitare mai di avere saldamente ragione è la sola strategia che si intravvede in questa amministrazione, che non deve dimostrare di ascoltare, confrontarsi, riconoscere i propri errori ed essere rispettosa e attenta alla vita degli esseri umani, semplicemente perchè non ce le ha, queste caratteristiche, nel suo DNA politico e culturale. 
Ma se un giorno terminassero le scorte di anabolizzanti cosa accadrebbe?




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