Sulla sicurezza degli
edifici scolastici occorre trasparenza: i sindaci subentrano alla Provincia e diventano responsabili di tutte le strutture scolastiche, gli utenti abbiano accesso ai documenti di valutazione dei rischi ( agibilità statica, prevenzione incendi, il libretto dell'impianto termico, ecc.).
La nota di GO Possibile.
Il terremoto del 24 agosto ha
ridestato l'attenzione dei media sul problema del rischio sismico delle
strutture scolastiche. Non possiamo dimenticare che il territorio isontino ricade tra le zone a
rischio sismico, in particolare, in una scala che va da 1 a 4, nella fascia
“Zona sismica 2”, ovvero “Zona con pericolosità sismica media dove possono
verificarsi terremoti abbastanza forti” (il Comune di Amatrice, tanto per fare
una comparazione, rientra nella zona sismica “1” ovvero “Zona con pericolosità
sismica alta, zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti”).
Secondo la
normativa vigente vi è l'obbligo di compiere le verifiche di vulnerabilità
sismica su tutti gli edifici, ciò significa che gli edifici che ospitano plessi
scolastici devono essere assoggettati ad accertamenti tecnici che tengano conto
del comportamento della struttura principale
(dalle fondazioni, fino alla copertura) e di tutti gli aspetti
riguardanti la sicurezza (la stabilità) di elementi non strutturali
(controsoffitti, impianti, corpi illuminanti, scaffalature, comignoli, ecc.).
All'inizio
dell'anno scolastico 2016/2017 Go Possibile si rivolge ai Sindaci dei Comuni dell'isontino,
enti locali che, in conseguenza dell'abolizione delle Province, sono diventati
competenti e responsabili di tutte le strutture scolastiche presenti nel
territorio comunale, per chiedere di informare i genitori, in modo trasparente
e chiaro, dello stato in cui versano gli edifici che ospiteranno i loro figli.
Riteniamo che tali informazioni debbano essere rese pubbliche mediante forme di
divulgazione che gli enti responsabili riterranno più idonee, come l'
affissione nelle bacheche delle scuole del documento di valutazione dei rischi
comprendente anche quello sismico oppure tramite il sito dei rispettivi Comuni.
Facciamo un
passo indietro. Nel febbraio 2013 veniva presentato il Piano dell'edilizia
scolastica curato dalla Provincia che si proponeva di “indagare le principali
problematicità in campo edilizio presenti nei plessi scolastici delle scuole
dell'infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2°” e “di tracciare una mappatura
delle criticità e di individuare una graduatoria nelle priorità d'intervento
per consentire una programmazione della spesa”. Proprio sulla base di questo
studio chiediamo siano resi pubblici i risultati mettendo a disposizione degli
utenti la documentazione che dovrebbe essere allegata al documento di
valutazione dei rischi, obbligatorio per ogni edificio scolastico, in primis il
certificato di agibilità statica (ma ovviamente anche gli altri come il
certificato prevenzione incendi, il libretto dell'impianto termico, ecc.). A
proposito del richiamato Piano, ricordiamo, purtroppo, che proprio per le
scuole secondarie (le superiori), era precisato ( pagina 114 del Piano) un
“N.B.” : “Gli stabili provinciali non evidenziano particolari problematiche
strutturali, ma necessitano, come da normativa, delle verifiche sismiche”. Oggi,
per questi edifici, essendo passati sotto la competenza del Comune, è
necessario che i Sindaci provvedano, se non l'hanno già fatto, ad eseguire tali
verifiche e, qualora fosse necessario, programmare la loro ristrutturazione o
sostituzione.
GO POSSIBILE
Tiziana
Vuotto, Michele Tofful, Chiara Obit, Stefano Cosolo, Alessio Pesenti.
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