mercoledì 2 dicembre 2015

Artisti in città: l’incredibile vivacità goriziana nel mondo culturale


Ricordi adolescenziali: in questi giorni si potrebbero trascorrere giornate intere andando per mostre, ma ciò che fa un artista, a mio avviso grande, non è solo la capacità dei suoi quadri di trasmettere emozioni, bensì l’uomo che si svela nella sua quotidianità 


di Marilisa Bombi

Prologo, l’associazione che da anni opera in via Ascoli grazie all’entusiasmo, primo fra tutti, di Franco Spanò l’ha ben capito e non è un caso, quindi, il fatto che le mostre che organizza siano accompagnate dal colloquio con l’artista. Non al fine di commentare le proprie opere, ma per svelare qualcosa di sé in modo da aggiungere emozione conoscitiva all’emozione visiva.
In questi giorni due artisti, che conosco bene, espongono le proprie opere in città: Cian ed Altieri e sono, guarda caso, coloro i quali mi hanno avvicinato per primi all’arte. Arte intesa come interesse, come modo di espressione di ciò che si è e di ciò che si vorrebbe essere; di ciò che si vede e di ciò che si vuole comunicare. Ma andiamo per aneddoti.
Cian. Siamo stati compagni di scuola negli anni 60 ed io iniziavo, ancora adolescente, la mia collaborazione con il Messaggero Veneto che aveva la sede in via Diaz. A pochi passi quindi dal Fermi che, all’epoca, ospitava ragionieri e geometri e dal quale fuggivo via non appena ne avevo la possibilità per correre in redazione. Cian esponeva per la prima volta, credo, nella sala mostre della Galleria tra via Diaz e corso Verdi e mi chiese di dare la notizia. Ignorantemente convinta che i pittori dipingessero (chissà perché) prevalentemente paesaggi, scrissi la classica mezza cartella (notizia da una colonna) decantando i panorami così ben tracciati dalla mano dell’artista. Sorvolo sulla reazione dell’amico Cian alla lettura della notizia pubblicata sul quotidiano che mi indusse a visitare la mostra: le opere, tutte a china, rappresentavano cespugli tra i cui rami si annidavano giganteschi membri maschili. Cian che adesso ama ritrarre sopratutto la sua famiglia, cani e corvi compresi, espone in questi giorni al Kulturni dom di via Brass e la mostra rimarrà aperta fino al 9 dicembre.
Altieri. Mi sono innamorata della pittura di Altieri alla visione del quadro Festa paesana esposto a Palazzo Attems. E per me è stato come fermarmi davanti a Bruegel. Perché in quella sagra sembrava di entrarci, sentivi gli odori della griglia e la musica dell’orchestrina alle cui note le coppie ballavano. Un quadro che è lo spaccato di un’epoca, come i quadri di Guttuso in cui intere generazioni si sono ritrovate. Se la pittura deve suscitare emozioni non ho alcun dubbio nell’affermare che questo quadro di Altieri, gigante nella sua essenzialità, è il pezzo migliore della collezione degli artisti contemporanei dei musei provinciali. Ciò in quanto ha totalmente assunto il fine di ogni opera d'arte. Una rassegna delle opere di Sergio Altieri è stata inaugurata nei giorni scorsi alla Leg Antiqua in collaborazione con la Biblioteca statale isontina e la mostra resterà aperta tutti i giorni, fino al 10 gennaio.
Zian. Mariano Zian, che collabora con questo Blog adesso che l'informatica rende inesistenti le distanze, vive da anni a Tricesimo ma è nato e cresciuto a Gorizia in piazza Cavour frequentando, anche lui, la scuola d’arte di Gorizia. Mariano, le cui vignette rallegravano i giornalini locali prima ancora dell’uso massiccio del ciclostile, è – da buon goriziano - la classica cerniera tra friulani e triestini. Tanto da aver voluto raccogliere in un volume, purtroppo andato esaurito, le sue vignette che raccontano dell’odio fraterno tra Furio e Uccio. Il quotidiano friulano l’ha chiamato il Forattini di Tricesimo, forte anche del successo nato dal connubio con il comico friulano Sdrindule autore dei testi di molte delle vignette di maggior successo. Una selezione della quarantennale attività satirica di Mariano Zian sarà esposta dal 12 dicembre e fino all’Epifania, nella sala mostre Alba Gurtner della Corte dell’arte di via Carducci 30. Inaugurazione alle 18.

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