Pubblicati i dati del censimento del FAI: un triste bilancio per il gioiello cittadino
di Marilisa Bombi
Villa Louise non ce l’ha fatta! Soli 2417 voti. Una distanza
insormontabile al solo pensare che, al primo posto tra i luoghi del cuore, il convento dei
frati cappuccini di Monterosso al mare, ne ha totalizzati più di 100 mila ed il decimo, comunque, di voti ne ha totalizzati quasi 23
mila. Perfino una villa a Premariacco ha superato in preferenza la signorile
villa Louise, che di voti ne ha totalizzati più di 9 mila.
Il Fondo ambiente italiano, Fai, ha reso pubblica la
classifica dei 23 'Luoghi del cuore'. La classifica è stata possibile grazie a
1 milione 600 mila votanti.
L’intento del Fai è sempre quello di promuovere, anche
attraverso questi strumenti di coinvolgimento pubblico, la tutela, la
salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del nostro
Paese. E’ un modo anche per far conoscere il nostro immenso patrimonio e per
eseguire alcuni primi interventi su alcuni di essi.
Sono 23 i siti scelti per gli interventi della settima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal Fai. I progetti di restauro e valorizzazione - selezionati su 103 richieste di intervento da 15 regioni - potranno contare su 400 mila euro: 150 mila andranno ai primi 3 classificati e al vincitore della sezione 'Expo 2015 - Nutrire il pianeta', 250 mila agli altri progetti.
Sono 23 i siti scelti per gli interventi della settima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal Fai. I progetti di restauro e valorizzazione - selezionati su 103 richieste di intervento da 15 regioni - potranno contare su 400 mila euro: 150 mila andranno ai primi 3 classificati e al vincitore della sezione 'Expo 2015 - Nutrire il pianeta', 250 mila agli altri progetti.
I primi tre luoghi classificati sono il Convento dei Frati
Cappuccini a Monterosso al Mare, la Certosa di Calci e il Castello di Calatubo
ad Alcamo. Lo stesso contributo va al vincitore della sezione 'Expo 2015 -
Nutrire il pianeta' dedicata ai luoghi della produzione e della trasformazione
alimentare: le Saline di Marsala e la laguna Lo Stagnone a Marsala. Poi saranno
erogati altri 250 mila euro per gli altri progetti, che interessano beni
naturalistici e beni di grande valore artistico in Liguria, Toscana, Sicilia,
Piemonte, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Umbria e Veneto.
Ecco l'elenco completo dei 23 siti: Convento dei Frati
Cappuccini a Monterosso al Mare (Sp); Certosa di Calci (Pi); Castello di
Calatubo ad Alcamo (Tp); Saline di Marsala e laguna Lo Stagnone a Marsala (Tp);
Convento Francescano a San Gennaro Vesuviano (Na); Piandarca della 'Predica
agli uccelli' di San Francesco a Cannara (Pg); Santuario di Santa Maria delle
Grazie al Calcinaio a Cortona (Ar); Organo Antegnati nel Duomo Vecchio a
Brescia; Basilica di Sant'Andrea a Vercelli; Scuola Elementare Aristide Gabelli
a Belluno; Chiesa di Santa Croce della Foce a Gubbio (Pg); Certosa di Trisulti
a Collepardo (Fr); Borgo e vigneti di Rolle a Cison di Valmarino (Tv); Tomba
degli Scudi a Tarquinia (Vt); Museo Civico Gaetano Filangieri a Napoli;
Altopiano dell'Alfina - Torre Alfina ad Acquapendente (Vt); Parco Archeologico
Regionale della Città Romana di Suasa a Castelleone di Suasa (An); Circo
glaciale del Pizzo d'Uccello e Solco di Equi a Casola in Lunigiana (Ms); Borgo
di Bellissimi a Dolcedo (Im); Costa del Passetto, Grotte e Scogliere della
Seggiola del Papa ad Ancona; Complesso di Villa Premoli a Massalengo (Lo);
Santuario di Santa Lucia a Villanova Mondovì (Cn); Ex Manifattura Tabacchi a
Firenze.
Il presidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini,
ha sottolineato l'importanza dello "sviluppo della promozione
culturale", più che mai nelle ore drammatiche degli attentati di Parigi e
dell'allarme terrorismo. “Le leggi restano sulla carta se i popoli non le fanno
proprie: ecco, il nostro tentativo è proprio 'stampare' la Costituzione sul
cuore degli italiani, trasformandola in un elemento affettivo e identitario. Se
i nostri connazionali, ma anche gli stranieri che vivono sul nostro territorio,
saranno più consapevoli della bellezza e dell'importanza del nostro patrimonio,
forse si riuscirà ad arginare anche la tragica indifferenza verso gli esseri
umani”.
Alla luce di queste considerazioni l’interrogativo è d’obbligo,
con il dovere ahimè, di doversi ripetere. Perché ai goriziani non importa nulla
della Fondazione Coronini? La risposta, opportunamente, non può che pervenire
dal Sindaco di Gorizia e presidente del curatorio, Ettore Romoli. Ma per quanto
ci riguarda, la sensazione è che ai goriziani non importa nulla perché è stato
smarrito il senso stesso della volontà che il conte Guglielmo aveva espresso. Perché
se anche l’art..22 dello statuto, che ricalca le volontà testamentaria del
conte Coronini, afferma: ”A tutta la cittadinanza goriziana, contemporanea e
futura, è affidato l’avvenire della Fondazione, la sua durata
e la sua indipendenza, la poesia del suo parco e il suo sviluppo come
centro culturale goriziano” di fatto i goriziani ne sono rimasti esclusi.
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