lunedì 26 ottobre 2015

Cooperativa Noncello avvia accoglienza senza convenzione per un gruppo di profughi a Roveredo.

Accoglienza richiedenti asilo e volontariato, l'esperienza a Rovederedo in Piano. Dicono alla Coop Noncello, che ha aperto un appartamento nella propria sede legale: il tempo passa, le persone restano a dormire nel parco, non possiamo restare indifferenti, proviamo ad accogliere con le nostre forze. Poi si vedrà. 


Da alcuni giorni la Cooperativa Sociale Noncello ha aperto un suo appartamento in  Roveredo in Piano per accogliere un gruppo di profughi che da giorni  dormiva in un parco cittadino.
L'iniziativa della cooperativa è stata condotta in collaborazione con  l'Associazione Immigrati di Pordenone, mantenendo informate Questura e Prefettura. La scelta della cooperativa nasce dalla valutazione dell'emergenza in  corso e dalla consapevolezza  che quanto sta accadendo non è altro che la "punta dell'iceberg" di un fenomeno più grande che si sta manifestando con  esodi di massa per scappare da guerre, genocidi, miserie e catastrofi  climatiche.
La nostra società e le nostre istituzioni – si legge in una nota di Stefano Mantovani della Coop Noncello -  oggi sono impreparate per  gestire quanto sta accadendo e questo lo vediamo ogni giorno. Crediamo  che oggi più che mai sia necessario costruire una grande alleanza di  civiltà partendo dal basso, nei territori, nelle comunità per superare  la paura di ciò che sta accadendo e sostenendo una cultura solidale reale.”
L' operazione è stata condotta fino ad ora senza alcuna convenzione con  la Prefettura, in regime di gratuità e solidarietà: soci della cooperativa sociale Noncello, volontari dell'Associazione Immigrati e semplici cittadini  si sono messi al lavoro e si stanno adoperando per portare vestiti, cibo, lenzuola, coperte, asciugamani.
“ Siamo convinti  - conclude la nota -  che sarà difficile sostenere da soli questo sforzo nel  lungo periodo perciò stiamo cercando di capire come costruire un patto sociale con la comunità e le istituzioni per gestire nel prossimo futuro questo fenomeno”.

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