Associazioni e politica aderiscono all'iniziativa partita
da Venezia
per camminare scalzi e mettersi
al fianco dei profughi in fuga e in marcia verso l'ignoto della nostra civiltà.
di Martina Luciani
E' partita da Venezia l'organizzazione della "Marcia delle donne e degli uomini scalzi", per chiedere ai governi di tutta Europa la certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; l' accoglienza degna e rispettosa per tutti; la chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; il superamento del groviglio inefficace del Regolamento Dublino e la creazione un vero sistema unico di asilo in Europa.
Anche a Gorizia si sta lavorando per realizzare, all'unisono con Venezia e le altre città aderenti, analoga iniziativa: l'11 settembre, alle 17, la marcia di persone che cammineranno senza scarpe partirà da piazza Martiri della Libertà e raggiungerà il parco della Rimembranza, giardino che ha aggiunto purtroppo ai suoi simboli, carichi di significati e di memorie irrinunciabili per l'identità civile della comunità, anche il fatto di essere il recinto che spezza il mondo in due, da una parte noi, e dall'altra parte Loro, i migranti in fuga dal pericolo, dalla paura che per loro è quotidiana come il " dacci oggi il nostro pane", dalla guerra, dal terrorismo, dalle macerie delle loro vite e delle loro case, dalle peggiori crisi climatiche del pianeta, dalla terra natia che non può più sostentarli. Il simbolo di qualcosa che la nostra città storicamente non è mai stata: chiusa, non accogliente, ostile, cattiva persino. Un simbolo di cui avere vergogna e rispetto al quale prendere, ancora una volta, posizione.
Ai partiti e alle associazioni che hanno già dato adesione e partecipano all'organizzazione ( SEL, Rifondazione, PD, IDV e gli altri che si aggiungono via via) si uniranno i cittadini che intendono condividere la tragedia delle donne e degli uomini costretti alla fuga sulle strade del mondo: scalzi, perchè hanno abbandonato radici e identità, e sono partiti alla ricerca di futuro, diritti, libertà, dignità.
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