giovedì 3 settembre 2015

Rivoluzione '70: arte teatro e musica per menti solidali il 19 settembre in piazza Attems



In occasione dell'inaugurazione della mostra di pittura in cui gli Amici del Parco Basaglia incontrano gli Artisti della regione, la FUSAM ha organizzato una serata di beneficenza, sabato 19 settembre,  con un gustoso ed eclettico programma di cui è possibile, più sotto, scaricare il programma. L'evento rappresenta, comunque, l'occasione per una riflessione più ampia a proposito del connubio tra Natura e mente.


di Lia Gregoretti

Per far fronte alla Natura nella sua imprevedibilità, magnificenza e pericolosità, per illudersi di avere un qualche tipo di controllo sulla propria vita, l'uomo si è costruito una piccola bolla in cui rinchiudersi e sentirsi protetto. Orari fissi, un lavoro stabile, una pensione integrativa, cercando di eliminare più fattori di rischio possibile. Una vita sicura e tranquilla, in poltrona davanti alla tv, concedendosi piccoli piaceri quotidiani per poter dire di aver vissuto.
A certuni però la dimensione di questa bolla inizia a stare stretta, si sentono soffocare, decidono di uscire e, pur soffrendo, affrontare le imprevedibilità della vita svelando i tesori che questa nasconde. Sono gli eroi che abdicano al lavoro da impiegato e vanno a scalare montagne pericolose, si smarriscono nel trekking nepalese, aprono agriturismi in thailandia.
E poi ci sono le persone a cui la bolla esplode tra le mani, da sola.
Persone che si trovano a contatto con qualcosa che non cercavano, che non volevano, che precipita loro addosso trovandoli impreparati a qualsiasi tipo di reazione, di protezione. persone che si sono "rotte" cammin facendo. E persone apparentemente serene fino a ieri, diventano pazienti psichiatrici.
Si trovano smarrite e terrorizzate, senza rifugio, senza strumenti per costruirne uno.
Queste sono le persone che la società emargina e ghettizza perché non soddisfano le esigenze quotidiane del produci-consuma-crepa, non sono funzionali alla catena di ingranaggio a cui apparteniamo con tanta soddisfazione e senso di protezione. Perché spaventano, perché sono imprevedibili e incontrollabili, disobbedienti.
Queste sono le persone di cui dovremmo prenderci cura, ma non come stiamo facendo ora, guardandoli con pietà e paura, "tenendoli buoni", ma ammirandoli. Il fatto che a qualcuno si rompa la protezione che ha nel contatto col mondo, dipende dalla sua sensibilità: la sua bolla era così sottile, trasparente, leggera, che non ha retto ed è scoppiata. Non come quella di taluni, di cui commentiamo il pelo sullo stomaco, che hanno una scorza talmente opaca, dura e resistente che non si piegano di fronte a nessuna sofferenza.
Chi soffre di un disagio emotivo o psichico, è a diretto contatto con la vita, senza schermi né protezioni. E dobbiamo solo provare ammirazione e stima per coloro che, molto, molto più forti di noi, ogni mattina combattono una guerra contro le tenebre e contro se stessi, contro mostri interiori ed esteriori. E non mollano mai. Scarica il programma.

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