mercoledì 2 settembre 2015

Impianto alluminio, uno delle Three shades of green: nel centro abitato non si può fare



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Il comitato #noBiomasseGO coinvolge il Sindaco: l’autorizzazione all’impianto di trattamento dei rifiuti di alluminio è stata concessa, dalla Provincia, travisando l’esatta collocazione, che è realmente all’interno del centro abitato. Disponibilità di Romoli ad una immediata verifica con gli uffici.


di Martina Luciani

Estate tra plichi di documenti: #noBiomasseGO ha affrontato in questi mesi il percorso preparatorio per presentare ricorso al Tar contro l’autorizzazione della Provincia alla centrale a Biomasse nord, in una localizzazione sulla quale per due volte il consiglio comunale ha espresso a maggioranza la propria contrarietà.
Lo studio della montagna di carte ha confermato la visione complessiva che il comitato già aveva della questione: un progetto industriale unitario composto da quattro unità produttive che hanno seguito percorsi autorizzatori autonomi, che oltre ad essere oggetto di ricorso amministrativo, saranno  sottoposti all’attenzione della Magistratura con una segnalazione alla Procura della Repubblica.
In mezzo ad una situazione molto intricata e caratterizzata da molteplici irritualità, il comitato ha “scoperto” una situazione di assoluta illogicità: l’impianto “ Attivita’ di trattamento rifiuti non pericolosi  di alluminio“ è stato autorizzato sulla base di una deroga alla distanza di 1000 metri dal centro abitato, in ossequio al piano regionale dei rifiuti. In realtà, contrariamente a quanto dichiarato nel progetto,  tale impianto si trova all’interno dei confini del centro abitato: se questo fatto fosse confermato, (ed il Comitato l’ha già accertato) l’autorizzazione si fonda su un presupposto illegittimo. Il riferimento alla normativa regionale è l’unico dovuto in quanto il Programma provinciale per la micro localizzazione degli impianti di trattamento, oggetto di una delibera del 2010, non è mai stato approvato dalla Regione.
Il comitato ha ritenuto di informare il sindaco di Gorizia, ritenendo corretto e  molto importante  che il Comune riprenda in mano le redini della gestione non solo della questione centrale a biomasse nord, ma dell’intero Three shadows  of  green.  Nel corso di un incontro,  i rappresentanti del comitato hanno chiesto al sindaco di provvedere all’annullamento in autotutela del parere positivo espresso dal Comune di Gorizia, che sembra aver ignorato del tutto il problema della localizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali (vietato in centro abitato), assumendo senza verifiche la dichiarazione del proponente a proposito della posizione “ fuori dal centro abitato”.
A tale proposito, è stata anche consegnata formale istanza al protocollo del Comune.  Il sindaco Romoli ha confermato la sua opinione, già espressa recentemente, sull’opportunità che nuovi impianti industriali e centrali a biomasse siano realizzati nella zona industriale; ed ha assicurato l’immediata verifica da parte degli uffici comunali sui dati e sulle mappe che il comitato ha fornito.  Nel corso del colloquio, al Sindaco è stato anche richiesto di utilizzare il potere previsto dalla recentissima legge entrata in vigore il giorno 28 agosto (legge 124/2015); nel senso che una delle amministrazioni che hanno partecipato alla conferenza dei servizi possono chiedere all’amministrazione procedente l’annullamento del provvedimento. Di conseguenza il Comune è stato sollecitato ad intervenire nei confronti del presidente della Provincia  e della Giunta affinchè sia immediatamente annullata l'autorizzazione per l'impianto di trattamento dell'alluminio, e sospesa l'efficacia delle autorizzazioni per gli impianti biomassa Nord e Sud, richiedendo nel contempo parere alla competente Direzione regionale di valutare, ai fini dello screening l'assoggettabilità o meno alla VIA, dell'intero progetto "Three shadows of green”.

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