sabato 12 settembre 2015

#noBiomasseGO: le domande cui nessuno ha risposto.

Nel corso della conferenza stampa di oggi, il comitato #noBiomasseGO ha consegnato diversi documenti alla stampa, tra cui l'elenco delle lettere e istanze via via inviate agli enti pubblici ed alle quali non è mai stato risposto. Lo pubblichiamo.



 4 Giugno 2015
Il comitato #no BiomasseGO scrive al presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta e all’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito. Nessuna risposta alle richieste:
1 -  costituzione di un Tavolo, del quale facciano parte i rappresentanti del Coordinamento e di altre associazioni portatrici d'interesse che lo richiedano, al fine di consentire la rappresentazione delle istanze della cittadinanza in ordine alla tutela dell’ambiente e della salute.
2 - avviare parallelamente e con la massima urgenza un'analisi approfondita della qualità dell'aria del Comune di Gorizia, in particolare dei quartieri di S.Andrea, S.Anna e Campagnuzza  e nelle aree immediatamente prossime alle centrali a biomassa attualmente funzionanti (vie Ressel e Gregorcic),
3 -  effettuare uno studio approfondito sulla tipologia e quantità delle emissioni potenzialmente prodotte dal cumulo dell’attività dei tre  impianti  del progetto ““Three Shades of Green”, ognuno singolarmente classificato come industria insalubre, presentato da un imprenditore privato al Patto per lo sviluppo della provincia di Gorizia;
4 -  sospendere, in via precauzionale, il rilascio di ogni autorizzazione ambientale relativa ad impianti industriali di qualsiasi genere, in ambito urbano, producenti  emissioni in atmosfera.

10 giugno 2015
In tale data i cittadini hanno cominciato a consegnare le proprie personali istanze  all’Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2"bassa friulana-isontina -  Dipartimento di prevenzione, inviate per conoscenza alla Provincia di Gorizia.  Nessuna risposta  alle richieste:
1 – ritirare prima che sia concluso l’iter in Conferenza dei servizi,  ed ai fini della prevenzione sanitaria,  il parere favorevole emesso in conferenza dei servizi dal dipartimento di prevenzione dell'azienda, tenuto conto in particolare che il Ministero della Salute, il 4 giugno 2015, ha affermato: “L’uso della biomassa nei settori della produzione di energia e il suo impiego per il riscaldamento domestico (legna, pellet, etc.) e’ stato incentivato e favorito da politiche e norme europee, nazionali e regionali relative all’uso di energie rinnovabili.
Tali strategie non hanno pero’ prestato particolare attenzione all’impatto negativo sulla qualita’ dell’aria: le biomasse usate come combustibile provocano infatti l’immissione nell’ambiente di polveri e idrocarburi policiclici aromatici (IPA)”;
“E’ necessario quindi pianificare a livello nazionale e regionale, ponendo la salute al centro di tutte le politiche, secondo le indicazioni dell’OMS. Sono necessarie nuove misure volte a mitigare il crescente impatto della combustione delle biomasse, utili per contrastare il cambiamento climatico, ma assai dannose in termini di inquinamento da particolato”;



17 giugno 2015
Il Comitato scrive al Presidente dell’ Ordine dei Medici della provincia di Gorizia. Nessuna risposta alla richiesta di un incontro con i cittadini per conoscere  le valutazioni e le proposte dell'Ordine relativamente:
1 - agli impatti di impianti insalubri e di altre fonti inquinanti sulla salute delle persone;
2 - all'efficacia delle azioni informative e di prevenzione da parte delle istituzioni;
3 - alla realizzazione di studi epidemiologici su specifiche patologie in quei quartieri di Gorizia interessati da varie forme di inquinamento.

29 giugno 2015
Il comitato scrive agli assessori regionale alla Sanità e  all'Ambiente, al presidente della Provincia di Gorizia, al sindaco del Comune di Gorizia, al direttore Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2"bassa friulana-isontina".  Nessuna risposta alla richiesta:   "istanza per monitoraggi e analisi relative alle condizioni della qualità dell'aria e delle emissioni sonore, nelle zone del Comune di Gorizia interessate da insediamenti produttivi a rischio di inquinamento, che possono compromettere lo stato di salute dei cittadini e l'ambiente". Nel dettaglio:
1 -  individuare tutti gli insediamenti produttivi autorizzati ad oggi, che producono emissioni potenzialmente inquinanti, pericolose e, comunque, compromettenti per lo stato della salute dei cittadini e dell’ambiente presenti nel territorio del Comune di Gorizia, con l’indicazione della loro dislocazione, caratteristiche progettuali, periodo di funzionamento, materiale utilizzato e modalità di approvvigionamento materiali utilizzati nel ciclo produttivo, tipologia e rilevamenti emissioni sonore e in atmosfera, rifiuti prodotti e modalità di smaltimento;
2) attivare urgentemente, monitoraggi nelle aree interessate dagli impianti produttivi di cui al punto 1) e relative analisi per conoscere la tipologia, la composizione chimica e la quantità delle emissioni in atmosfera di tali impianti, nonché la misura delle loro emissioni sonore;
3) attuare un adeguato sistema di informazione dei dati e dei monitoraggi e analisi di cui ai punti 1) e 2), costantemente aggiornato, a disposizione e facilmente accessibile a tutti i cittadini, portatori di interessi diffusi.




30 luglio 2015
Depositata al protocollo del Comune una richiesta ai consiglieri comunali di Gorizia. Senza risposta l’istanza di:
convocare un consiglio comunale straordinario per deliberare il ricorso al TAR da parte del Comune contro l'autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia di Gorizia alla società Rail Services s.r.l. per la realizzazione della centrale a biomassa denominata “Rail Nord” in località via Duca D'Aosta n. 239, nel centro abitato in mezzo alle case dei quartieri S.Anna, Sant'Andrea e Campagnuzza.

1° settembre 2015
Presentata istanza al Comune di Gorizia per l’annullamento del parere favorevole dato in conferenza di servizi all’impianto di trattamento rifiuti materiali ferrosi che fa parte del progetto Three shades of green e che risulta progettato entro i confini del centro abitato in contrasto con la normativa vigente. Nella stessa istanza, il comitato sollecita il Comune a richiedere alla Provincia di sospendere l’efficacia delle autorizzazioni rilasciate per gli impianti biomassa NORD e SUD in attesa che la Regione valuti, alla luce delle nuove linee guida del Ministero dell’ambiente, l’ammissibilità o meno alla procedura di VIA il progetto Three shades of green.
 In attesa di risposta formale, l’istanza è stata sottoposta agli uffici competenti che hanno fornito al sindaco due relazioni, cortesemente trasmesse dal sindaco stesso al comitato,  in cui non si smentisce la collocazione dell’impianto, non si dimostra che esso si trova fuori dal centro abitato, non si spiega in base a quali norme tale tipologia di impianto possa stare entro i confini del centro abitato. Peraltro le relazioni sviluppano il tema dell’impossibilità tecnica dell’ente a procedere in autotutela per l’annullamento di un parere che fa parte del procedimento conclusosi in conferenza di servizi. Non si prende atto dell’indicazione data dal comitato della previsione, contenuta nella legge delega del 124/2015  , che rende possibile ad una amministrazione partecipante alla conferenza di richiedere all’amministrazione procedente di agire in autotutela per l’annullamento dell’atto in cui si siano ravvisati profili di illegittimità.

7 settembre 2015
Presentata istanza alla Provincia di Gorizia e alla Regione FVG - Direzione centrale ambiente ed energia, Servizio valutazioni ambientali. In attesa di risposta le richieste:
1 – di annullare in autotutela l’autorizzazione alla realizzazione e gestione dell’impianto di cui alla delibera della Giunta provinciale n. 73 del 13 maggio 2015, in quanto inserito all’interno del centro abitato così come definito dal Comune di Gorizia (delibera della Giunta municipale n. 1078 del 22 giugno 1993, ai sensi dell’articolo 2 legge 285 del 30 aprile 1993)
2 – di richiedere alla competente Direzione regionale di valutare, alla luce delle sopraindicate linee guida del Ministero dell’ambiente, l’ammissibilità o meno alla procedura di VIA del  progetto Three shades of green.

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