Enrico Gherghetta (PD), Mara Cernic (PD), Ilaria Cecot (SEL), Federico Portelli (PD), Vesna Tomsic (PD) hanno votato a favore dell'autorizzazione
della centrale a biomasse Nord.
Contraria Donatella Gironcoli (IDV).
Pubblichiamo la dichiarazione di voto dell'assessore Gironcoli, che si conclude con queste parole: " voglio scegliere la soluzione che tutela il volere dei miei concittadini, rispettando le loro decisioni".
"Il mio voto alla delibera di oggi non può che essere negativo.
Ci ho pensato molto e ho approfondito l'argomento anche tecnicamente ma rimane, a mio parere, prioritario il ruolo politico che rivesto e che, da tale prospettiva, mi induce a prendere questa decisione.
Ringrazio a tale proposito gli Uffici dell'Ambiente della Provincia di Gorizia che si sono messi a disposizione anche fuori orario per illustrare alla giunta il progetto della centrale a biomasse Nord Rail Services.
Ma allo stesso tempo rivendico quella discrezionalità che dà il senso del mandato che ricopro. E che mi offre a possibilità di considerare le tematiche proposte a 360 gradi.
Vorrei citare i tanti argomenti che mi hanno portato a tale decisione, per esempio la visione d'insieme del progetto “Three Shades of Green, presentato dal proponente al Patto per lo sviluppo della Provincia di Gorizia: tre impianti complessivamente. Quello per il riciclo dell’alluminio e una delle due centrali a biomasse previste sono già stati autorizzati, mentre è in corso di svolgimento la procedura autorizzativa del terzo impianto, appunto la centrale Nord.
Ed ancora la collocazione dell’opera, effettivamente molto vicina a nuclei abitativi, caserme, asilo e scuola.
Oppure le ipotesi compensative, che sicuramente verranno realizzate, ma che, al momento, pur supportate da tre progetti, sono assicurate solo da lettere d'impegno. Peraltro con una premessa in cui si contesta la legittimità del dovere di compensazione.
Ma tutto ciò è assolutamente secondario rispetto all'unica vera motivazione che mi fa votare oggi no alla delibera.
Il parere contrario del Comune di Gorizia all'impianto di via Duca d’Aosta 236.
Con un' opposizione netta e assolutamente trasversale il Consiglio comunale di Gorizia ha negato la compatibilità urbanistica all'impianto (ventuno i voti contrari,sette gli astenuti fra cui lo stesso Sindaco, e soltanto cinque i favorevoli ) che, di conseguenza, al momento ne è privo. Ma con questa delibera saremo noi ad attivare l’iter per il rilascio del decreto autorizzativo, che comporterà la variante urbanistica.
Sempre la Provincia di Gorizia ha rispettato il parere della comunità, anche quando farlo è costato molto.
Penso alla chiusura della discarica di Pecol dei Lupi che ci ha visti al centro di un contenzioso con Isa Ambiente.
O, più modestamente, ed uscendo dal merito ambientale più pertinente, penso al parere negativo espresso dai comuni di Staranzano, Grado e San Canzian ai progetti di osservatori nella conferenza dei servizi sulla pista ciclabile del litorale. Che ci ha visti rinunciare ad uno degli elementi forse più originali dell'intera progettazione, nel rispetto del volere della cittadinanza.
Che poi la delibera del Comune di Gorizia sia attinente o meno nelle argomentazioni non sta a me né alla giunta dibatterlo.
Però il Consiglio comunale della città in cui dovrebbe sorgere la centrale a biomasse è stato convintamente contrario ed ha ribadito più volte il suo voto negativo. Lo stesso Comune non si è presentato alla Conferenza dei Servizi dello scorso 28/5/2015 inoltrando solo il suo parere negativo.
So di essere in minoranza e che la mia posizione dispiace al resto della giunta.
So anche di non votare in questo momento la soluzione che mi tutela di più, ma voglio scegliere quella che tutele il volere dei miei concittadini, rispettando le loro decisioni"
Donatella Gironcoli - assessore provinciale a viabilità, infrastrutture stradali, patrimonio, edilizia pubblica, scolastica e attrezzature, servizi tecnici, trasporti e mobilità, uffici periferici dello Stato, Motorizzazione civile
Lo ricorderemo a tempo debito nella cabina elettorale
RispondiEliminaSiccome sostengo le energie rinnovabili e voglio ridurre le emissioni inquinanti a Gorizia, oggi ho votato SI alla delibera che autorizza l'impianto con cui un privato cittadino (mettendoci i soldi suoi) vuole trasformare il legno friulano DOC in gas combustibile, realizzare finalmente il teleriscaldamento in città (per l'ospedale e/o 200 famiglie) e, in più, produrre energia elettrica contribuendo a ridurre l'effetto-serra generato dai combustibili fossili (e quindi ho contribuito a non scaldare il pianeta, a non sciogliere i ghiacciai e a non alzare il livello del mare...).
RispondiEliminaF. Portelli
Come ha detto il sindaco Romoli, questi impianti si fanno in zona industriale, non tra le case. Tutto il resto è propaganda o travisamento di problematiche varie: teleriscaldamento utopico, mitigazione non dimostrata da ente terzo, piano energetico di riferimento inesistente, procedura irrituale, informazione e condivisione inesistente,
RispondiEliminaportatori di interessi diffusi non coinvolti, profitto privato dell'imprenditore con i soldi degli incentivi e della vendita del prodotto dei suoi impianti. Se questa è green economy! Se questa è politica!
Martina Luciani
Sí Portelli, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata
RispondiEliminano, quella la lascio ai finti ecologisti...
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