mercoledì 3 giugno 2015

Installazione telefonia mobile a Sant'Anna. Cittadini al Comune di Gorizia: questa antenna è una follia! Nasce il comitato #BASTAANTENNEAS.ANNA#



Il comitato #BASTAANTENNEAS.ANNA#  lancia una raccolta firme per chiedere al Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, alla Giunta e a tutti i Consiglieri Comunali di Gorizia di attivarsi con la massima urgenza per bloccare e impedire l’installazione attualmente in corso di un’antenna della telefonia mobile presso il Parco Marvin in zona S. Anna a Gorizia.
Il 6 giugno, banchetto informativo in piazzale Czoernig.
Il comitato di cittadini chiede anche che l'istituzione locale impedisca la costruzione di altre antenne in qualsiasi altro sito del quartiere, trattandosi di un quartiere ad elevata densità di popolazione che ospita una concentrazione rilevante di ricettori sensibili, soprattutto per la presenza di molti bambini. Il comunicato stampa.




Siamo molto preoccupati per l’installazione di questa ennesima antenna in quanto essa sarà posizionata in un parco giochi comunale e nelle vicinanze di un asilo nido (“Scoprire e Giocare” di via Max Fabiani), di due scuole dell’infanzia (“Soncek” di via Max Fabiani e scuola dell’infanzia di via Garzarolli), di due scuole primarie (“Pecorini” e “Ungaretti” di via Cipriani), a una trentina di metri di distanza soltanto dal condominio di via Garzarolli 161, oltre che nel mezzo di un'area densamente popolata. La presenza nel quartiere di S. Anna di un’altra antenna della telefonia mobile, già posizionata da anni all’incrocio tra via Garzarolli e via dei Faiti, assieme all’installazione dell'antenna nel parco Marvin, porterebbe all’instaurarsi di una situazione paradossale sul piano del principio di cautela, in quanto il complesso asilo nido–scuola dell’infanzia di via Max Fabiani e la parrocchia di S. Anna – entrambi ricettori sensibili con molti bambini - si troverebbero vicini a due antenne e da entrambe ne risulterebbero irraggiati, con conseguenze possibili e difficilmente prevedibili sulla salute dei bambini in essi ospitati.
Anche una soluzione di cositing all’incrocio tra via Garzarolli e via dei Faiti sarebbe troppo rischiosa per questi siti sensibili, già troppo vicini a questa antenna già funzionante. 

Come genitori invitiamo tutti a riflettere sul fenomeno di questa enorme diffusione di antenne in tutto il territorio cittadino. Qual è la vera motivazione? Siamo veramente sicuri che esse siano indispensabili per garantire un efficiente funzionamento degli apparecchi di telefonia mobile? E se anche così fosse, cosa che ci è difficile credere, non è forse il caso di rivedere le nostre attuali abitudini semplicemente pensando che in un parco giochi vogliamo vedere più bambini che cellulari, costi quel che costi?

Ricordiamo che nel piano banda ultra larga che l'Italia ha presentato alla Commissione europea c'è anche l'obiettivo di alzare i limiti delle emissioni elettromagnetiche delle antenne di telefonia mobile fino a 10 volte i limiti attuali, e che tale piano ha indotto scienziati e medici a organizzare diverse iniziative per chiedere al Governo di fermarsi. Tra queste iniziative, vi è un appello firmato a febbraio 2015 da oltre 70 medici, fisici, biologi, ricercatori e 50 associazioni e comitati. In questo appello inviato al Governo, le associazioni e gli scienziati (tra cui Livio Giuliani, fisico e portavoce della Commissione internazionale per la sicurezza dei campi elettromagnetici e Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Bologna) hanno elencato prove e studi sul rischio correlato all'esposizione all'inquinamento elettromagnetico, dichiarando apertamente che esso comporta seri danni per la salute, compromettendo la capacità riproduttiva, le capacità neuro-cognitive e la conservazione del genoma.

Come comitato siamo disponibili ad un incontro con il Comune, anche per evidenziare alcune incongruenze presenti, a nostro avviso, tra il Regolamento comunale per la localizzazione, l'installazione ed il monitoraggio degli impianti di telefonia mobile e la cartina ad esso allegata (la tavola A.2 - Individuazione di zone per la localizzazione degli impianti).


Invitiamo l’assessore Pettarin - che ha promosso la stesura del Regolamento comunale proprio per tutelare la popolazione dall’elettrosmog - ad intervenire al più presto per bloccare e impedire l’installazione di questa antenna palesemente non rispettosa di un sito sensibile come il parco Marvin, nonché a prevedere particolari misure di tutela per il quartiere di S. Anna, a motivo della sua specifica densità abitativa e del numero così alto di scuole e ricettori sensibili in generale.


Invitiamo l’assessore Romano,
che si occupa nella nostra città di Politiche della famiglia, di Politiche sanitarie, dei Servizi educativi e delle Politiche della casa, assessore che in questi anni ha promosso iniziative a favore della famiglia e dei bambini, ad intervenire al più presto per tutelare il diritto alla salute dell’infanzia, in particolare il diritto dei bambini di poter frequentare in totale sicurezza le scuole del quartiere e di poter giocare in totale sicurezza in questo parco così bello di Gorizia.



Invitiamo i Consiglieri dell’opposizione, che in questi giorni hanno dimostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti della questione, ad intervenire tempestivamente per il parco Marvin e il quartiere di S.Anna in generale, nonché a vigilare per evitare che un errore di questo tipo possa ripetersi in futuro in altri siti sensibili o vicino ad altri siti sensibili della città.


Invitiamo tutti i Consiglieri Comunali ad intervenire al più presto per impedire l’installazione di questa antenna e di altre antenne nel quartiere di S.Anna, nonché a trovare strumenti di tutela sempre maggiore per la popolazione soprattutto infantile di tutta la nostra città.

Sindaco, Giunta comunale, Consiglieri tutti, QUESTA ANTENNA E’ UNA FOLLIA! Non permettete che il Comune di Gorizia guadagni denaro sulla pelle dei nostri bambini!

Sabato 6 giugno dalle 9 alle 19, in Piazzale Von Czoernig, davanti al supermercato Coop di S. Anna, saremo presenti con un banchetto per continuare la raccolta firme, per spiegare le nostre ragioni e preoccupazioni e per rispondere alle domande di tutti.

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