Il comitato #BASTAANTENNEAS.ANNA# lancia una raccolta firme per chiedere al Sindaco, quale
massima autorità sanitaria locale, alla Giunta e a tutti i Consiglieri Comunali
di Gorizia di attivarsi con la massima urgenza per bloccare e impedire
l’installazione attualmente in corso di un’antenna della telefonia mobile
presso il Parco Marvin in zona S. Anna a Gorizia.
Il 6 giugno, banchetto informativo in piazzale Czoernig.
Il comitato di cittadini
chiede anche che l'istituzione locale impedisca la costruzione di altre antenne
in qualsiasi altro sito del quartiere, trattandosi di un quartiere ad elevata
densità di popolazione che ospita una concentrazione rilevante di ricettori
sensibili, soprattutto per la presenza di molti bambini. Il comunicato stampa.
Siamo molto
preoccupati per l’installazione di questa ennesima antenna in quanto essa sarà
posizionata in un parco giochi comunale e nelle vicinanze di un asilo nido
(“Scoprire e Giocare” di via Max Fabiani), di due scuole dell’infanzia
(“Soncek” di via Max Fabiani e scuola dell’infanzia di via Garzarolli), di due
scuole primarie (“Pecorini” e “Ungaretti” di via Cipriani), a una trentina di
metri di distanza soltanto dal condominio di via Garzarolli 161, oltre che nel
mezzo di un'area densamente popolata. La presenza nel quartiere di S. Anna di
un’altra antenna della telefonia mobile, già posizionata da anni all’incrocio
tra via Garzarolli e via dei Faiti, assieme all’installazione dell'antenna nel
parco Marvin, porterebbe all’instaurarsi di una situazione paradossale sul
piano del principio di cautela, in quanto il complesso asilo nido–scuola
dell’infanzia di via Max Fabiani e la parrocchia di S. Anna – entrambi
ricettori sensibili con molti bambini - si troverebbero vicini a due antenne e da entrambe ne
risulterebbero irraggiati, con conseguenze possibili e difficilmente
prevedibili sulla salute dei bambini in essi ospitati.
Anche una soluzione di
cositing all’incrocio tra via Garzarolli e via dei Faiti sarebbe troppo
rischiosa per questi siti sensibili, già troppo vicini a questa antenna già
funzionante.
Come genitori invitiamo tutti a riflettere sul fenomeno
di questa enorme diffusione di antenne in tutto il territorio cittadino. Qual è
la vera motivazione? Siamo veramente sicuri che esse siano indispensabili per
garantire un efficiente funzionamento degli apparecchi di telefonia mobile? E
se anche così fosse, cosa che ci è difficile credere, non è forse il caso di
rivedere le nostre attuali abitudini semplicemente pensando che in un parco
giochi vogliamo vedere più bambini che cellulari, costi quel che costi?
Ricordiamo che nel piano banda ultra larga che l'Italia
ha presentato alla Commissione europea c'è anche l'obiettivo di alzare i limiti
delle emissioni elettromagnetiche delle antenne di telefonia mobile fino a 10
volte i limiti attuali, e che tale piano ha indotto scienziati e medici a
organizzare diverse iniziative per chiedere al Governo di fermarsi. Tra queste
iniziative, vi è un appello firmato a febbraio 2015 da oltre 70 medici, fisici,
biologi, ricercatori e 50 associazioni e comitati. In questo appello inviato al
Governo, le associazioni e gli scienziati (tra cui Livio Giuliani, fisico e
portavoce della Commissione internazionale per la sicurezza dei campi
elettromagnetici e Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell'Istituto di genetica
molecolare del Cnr di Bologna) hanno elencato prove e studi sul rischio
correlato all'esposizione all'inquinamento elettromagnetico, dichiarando
apertamente che esso comporta seri danni per la salute, compromettendo la
capacità riproduttiva, le capacità neuro-cognitive e la conservazione del
genoma.
Come comitato siamo disponibili ad un incontro con il
Comune, anche per evidenziare alcune incongruenze presenti, a nostro avviso, tra
il Regolamento comunale per la localizzazione, l'installazione ed il
monitoraggio degli impianti di telefonia mobile e la cartina ad esso
allegata (la tavola A.2 - Individuazione
di zone per la localizzazione degli impianti).
Invitiamo l’assessore Pettarin - che ha promosso la stesura del Regolamento comunale proprio per tutelare la popolazione dall’elettrosmog - ad intervenire al più presto per bloccare e impedire l’installazione di questa antenna palesemente non rispettosa di un sito sensibile come il parco Marvin, nonché a prevedere particolari misure di tutela per il quartiere di S. Anna, a motivo della sua specifica densità abitativa e del numero così alto di scuole e ricettori sensibili in generale.
Invitiamo l’assessore Romano, che si occupa nella nostra città di Politiche della famiglia, di Politiche sanitarie, dei Servizi educativi e delle Politiche della casa, assessore che in questi anni ha promosso iniziative a favore della famiglia e dei bambini, ad intervenire al più presto per tutelare il diritto alla salute dell’infanzia, in particolare il diritto dei bambini di poter frequentare in totale sicurezza le scuole del quartiere e di poter giocare in totale sicurezza in questo parco così bello di Gorizia.
Invitiamo i Consiglieri dell’opposizione, che in questi
giorni hanno dimostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti della
questione, ad intervenire tempestivamente per il parco Marvin e il quartiere di
S.Anna in generale, nonché a vigilare per evitare che un errore di questo tipo
possa ripetersi in futuro in altri siti sensibili o vicino ad altri siti
sensibili della città.
Invitiamo tutti i Consiglieri Comunali ad intervenire al più presto per impedire l’installazione di questa antenna e di altre antenne nel quartiere di S.Anna, nonché a trovare strumenti di tutela sempre maggiore per la popolazione soprattutto infantile di tutta la nostra città.
Sindaco, Giunta comunale, Consiglieri tutti, QUESTA ANTENNA
E’ UNA FOLLIA! Non permettete che il Comune di Gorizia guadagni denaro sulla
pelle dei nostri bambini!
Sabato 6 giugno dalle 9 alle 19, in Piazzale Von Czoernig,
davanti al supermercato Coop di S. Anna, saremo presenti con un banchetto per
continuare la raccolta firme, per spiegare le nostre ragioni e preoccupazioni e
per rispondere alle domande di tutti.
Nessun commento:
Posta un commento
Se inserisci il commento in un vecchio post, invia una mail alla redazione, in modo che se ne possa informare i lettori.