giovedì 7 maggio 2015

Fatti e non parole. Gioco d'azzardo patologico, cinque sindaci vicentini scrivono a Renzi E firmano un'ordinanza per limitare l'orario delle sale giochi



In Friuli Venezia Giulia, iniziative di questo tipo non se ne sono ancora viste ed è un peccato. Perchè proprio in questa regione i danni causati dall'azzardo disponibile oltreconfine sono ormai da anni che si fanno sentire.

Fare fronte comune contro il dilagare della ludopatia e far tesoro delle buone pratiche messe in campo dai territori, prima che sia troppo tardi. Con questi obiettivi i sindaci dei Comuni di Vicenza, Bassano del Grappa, Lonigo, Schio e Thiene hanno sottoscritto una lettera congiunta nella quale chiedono al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai ministri che il decreto che dovrebbe regolamentare a breve il mondo delle sale giochi tenga conto dei passi avanti fatti in questi anni dalle amministrazioni locali per contrastare il devastante fenomeno del gioco d'azzardo patologico.

Non solo: i cinque sindaci hanno annunciato anche l'imminente emanazione di ordinanze che, alla luce di dati sociosanitari sempre più allarmanti, regolamenteranno in modo molto restrittivo gli orari di apertura delle sale giochi del territorio di ciascuno, sulla falsariga di quella voluta dal Comune di Padova, e peraltro già in vigore a Bassano, e tuttora operativa senza che il TAR abbia accordato sospensive agli operatori che l'hanno immediatamente contestata.
“In vista di un decreto che dovrebbe regolamentare in modo unitario il fenomeno – ha detto il sindaco Achille Variati – ci è sembrato doveroso che i nostri Comuni, da tempo impegnati in molteplici azioni di prevenzione coordinate da Caritas Diocesana e attivi sul fronte della tutela della popolazione più sensibile, ad esempio con i divieti all'apertura di nuove sale vicino a scuole e luoghi di ritrovo dei giovani, chiedessero pubblicamente al Governo di tener conto del lavoro fin qui svolto. E ci è sembrato altrettanto importante condividere contemporaneamente un'ordinanza che limitasse pesantemente gli orari di apertura delle sale giochi e di utilizzo delle slot machine, con particolare attenzione alle fasce orarie pomeridiane tendenzialmente appetibili ai più giovani”.
Le ordinanze fisseranno gli orari di apertura delle sale giochi e di funzionamento delle slot machine installate in altri esercizi com tabaccherie, ricevitorie, bar, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni. Per i trasgressori saranno previste sanzioni dai 25 ai 500 euro. In caso di gravità o recidiva, cioè dopo 2 violazioni in un anno, sarà possibile imporre la sospensione dell'attività da 1 a 7 giorni.
Alla firma della lettera era presente anche Stefano Osti, di Caritas Diocesana, che ha ricordato il progetto di prevenzione “Mettiamoci in gioco per il nostro futuro”, in cui le cinque amministrazioni comunali sono coinvolte assieme alle Ulss del territorio, cooperative sociali, mondo della scuola e istituti di credito cooperativo.

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