domenica 8 febbraio 2015

Riforma enti locali. M5S: Gorizia conta poco, e nel futuro conterà nulla.

La critica del M5S al voto in consiglio comunale: tutti, da Romoli a Rossi, con l'astensione della Federazione della Sinistra,  si accodano entusiasti alla riforma della Giunta Serracchiani, capace solo di ridimensionare e schiacciare ulteriormente la nostra città tra gli altri ex capoluoghi


Una nota di Manuela Botteghi


Della Riforma degli Enti Locali varata  dalla Giunta Serracchiani non salviamo nulla: che cosa dovremmo farcene della moltiplicazione dei centri di potere, dell’accentramento delle risorse , dell’esproprio di funzioni delle Amministrazioni  Comunali ? In un turbinìo che assomiglia al gioco delle tre carte ,si spostano funzioni, personale, denari con un disegno copiato, (male), da altre realtà che non hanno a che fare nulla con noi , ma  che soprattutto non hanno una Regione onnipotente e accentratrice come la nostra. Se poi  scendiamo nel nostro particolare vediamo che Gorizia esce con le ossa rotte da questa “riforma” , ridimensionata e ulteriormente schiacciata tra gli  altri  ex-capoluoghi. Se prima contava poco , domani non conterà nulla. Il tutto con buona pace di Romoli, Sindaco e capo del CAL, di Rossi e dei Capigruppo del Consiglio Comunale goriziano che, con l’esclusione dell’astenuto Traini,  hanno accettato con entusiasmo l’idea di tornare alla “vecchia Provincia con la nuova Unione”.
Tutto questo nonostante la riferita dichiarata contrarietà degli altri Comuni dell’Alto Isontino e quella di Monfalcone che da mesi giubila all’idea di levarsi “la palla al piede” goriziana. E dire che la nostra proposta di sparigliare le carte e tentare un’Unione di Comuni che corresse lungo la fascia confinaria , è stata bocciata senza appello perché irrealistica .  L’obiettivo di un tentativo del genere, andava oltre la condivisione delle funzioni imposte dalla Regione per favorire  la creazione di una zona a cavallo degli Stati con  normative fiscali e del lavoro armonizzate provando a risolvere  qualcuno dei  problemi delle nostre economie di confine , dal Carso a Tarvisio. Quando l’abbiamo proposta eravamo consapevoli delle difficoltà di realizzare un progetto del genere  e del fatto che è molto più semplice continuare con il consolidato tran-tran, che scorre pigro tra le note sponde. Ma se la Politica non accetta le provocazioni dell’innovazione , che cosa ci sta a fare?
Manuela Botteghi
portavoce M5S Gorizia

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