Voglia di trasparenza: è necessario fornire risposta ai numerosi dubbi circa ciò che avviene a Mossa, nell'Oasi del Preval "Max Krammar" dove un immobile costruito con fondi pubblici è utilizzato a fini commerciali, comprese degustazioni di vino) in spregio a quella che avrebbe dovuto essere la sua destinazione.
Il consigliore comunale di SEL, Livio Bianchini, ha presentato lunedì, in occasione della seduta del Consiglio comunale, la seguente interrogazione al Sindaco.
Tenuto conto che la
struttura in questione è stata finanziata dalla Regione e che, a tale
proposito, il consigliere regionale Stefano Pustetto ha già presentato
interrogazione alla Giunta regionale per acquisire elementi di conoscenza circa
l’utilizzo delle risorse finanziarie, ci si chiede:
La cooperativa Aesontius
esercita legittimamente l’attività di affittacamere, a Mossa in via Blanchis
43, nel rispetto delle norme edilizie, urbanistiche, professionali così come
previsto dalla legge regionale 2/2002 ed in particolare dall’articolo 77?
La cooperativa Aesontius
esercita legittimamente l’attività di ristorazione/degustazione a Mossa in via
Blanchis 43, nel rispetto delle norme edilizie, urbanistiche, di sicurezza così
come previsto dall’articolo 64 del d.lgs 59/2010?
Più precisamente, il
vigente strumento urbanistico del Comune di Mossa, ammette nella specifica zona
le attività commerciali? La destinazione d’uso dell’immobile è a fini
commerciali?
La cooperativa Aesontius
e gli enti preposti al controllo, sono a conoscenza del fatto che nei siti web
(http://www.moradelgelso.it/Index.html) è previsto l’obbligo di pubblicare specifici
dati, quali: ragione sociale, sede legale, Codice Fiscale e Partita IVA, posta
elettronica certificata (PEC), Ufficio del Registro dove si è iscritti, numero
Repertorio economico amministrativo (Rea)?
E’ a conoscenza l’Azienda
per i servizi sanitari che nel sito della “Locanda Mora del gelso” il suo
“portale” è inserito tra i link del sito web in questione, unitamente a quello
del Consorzio Il Mosaico, con ciò presupponendo un coinvolgimento diretto o
indiretto dell’azienda stessa nell’attività commerciale ivi svolta?
Perché Sel ha deciso di
intervenire a proposito di questa situazione:
Circa un anno fa è
entrato in vigore il decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, intitolato
“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Il
decreto, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2013 e
prevede particolari obblighi a carico delle pubbliche amministrazioni.
L’azienda per i servizi sanitari n. 2 Goriziana ha, formalmente, adempiuto
all’obbligo istituendo, all’interno del sito web, la sezione “Amministrazione
trasparente”; ma la sezione relativa alla gestione del patrimonio immobiliare
non è corredata da alcun dato.
Il bisogno di
“Trasparenza” è un bene irrinunciabile e così, come già Sel si è attivata per
quanto riguarda la Fondazione Coronini, sarà fatto per le altre amministrazioni
pubbliche in tutte le ipotesi in cui anche la gestione di singole questioni
risulta poco trasparente.
Ci si potrà anche
chiedere sul perché ci rivolgiamo a Lei, Signor Sindaco, e la risposta è
chiara: la struttura alla quale abbiamo fatto riferimento è una struttura
destinata ai servizi socio-assistenziali ed in questo comparto il Comune di
Gorizia è Comune capofila, con un ruolo quindi di coordinamento e di verifica.
Non solo; va infatti tenuto conto che l’attività dell’ASS n. 2 Goriziana parte
da Gorizia ed i potenziali fruitori della struttura di Mossa che frequentano
l’attuale centro diurno sono concittadini.
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