Gli importi dei fondi sbloccati dal patto di stabilità in FVG |
...per starci, i soldi li devi avere già, e attraverso lo sblocco del patto di stabilità ottenere lo smobilizzo delle risorse vincolate. Se non li hai, non è questo il giro di giostra giusto. Più avanti, si vedrà. Osservazioni sparse e la nota di Giuseppe Cingolani.
di Martina Luciani
Il Comune di Gorizia, con sua sorpresa ( non nostra, in verità, che il sospetto già ce l'avevamo avuto) non ha ottenuto finanziamenti
attraverso il mega progetto del Governo per attuare Scuole Nuove, Scuole Sicure
e Scuole Belle ( bisognerebbe anteporre a ogni titolo il segno #, ma personalmente mi urta questa brutto grafia da navigatori incalliti dei
social), ovvero le tre grandi articolazioni per metter mano al fatiscente
patrimonio immobiliare scolastico italiano. Mentre la Provincia incassa per 650 mila euro
per scuola sicure, e in Regione vengono distribuiti 27 milioni di euro, il
Comune di Gorizia, che sperava di finire nella tranche di scuole nuove, resta al palo.
Perché? Forse perché non si è capito che per il progetto presentato su richiesta del Governo, con la famosa lettera di Renzi ai sindaci, era richiesto che i fondi necessari fossero reperibili attraverso lo sblocco del patto di stabilità. Quindi il meccanismo si fondava sulla disponibilità di risorse seppur vincolate: non quindi un progetto come quello della scuola dell'infanzia di Vicolo del Molino, messo in bilancio preventivo con fondi da reperire, pari a 1 milione e 200 mila euro, per avviare nel 2014 le fasi della progettazione e nel 2015 l’esecuzione dei lavori. Ma piuttosto un progetto cantierabile per il quale le risorse ci fossero seppur chiuse nella cassaforte, apribile con la la chiave del patto di stabilità. Chi ha inquadrato in questo modo il proprio accesso al programma scuole nuove, ha ottenuto lo sblocco delle risorse. Chi cercava finanziamenti tout cour, aspetterà un altro giro.
Lo spiega anche Giuseppe Cingolani, nella sua nota.
Dove scrive: "Con il piano “Scuole nuove”, però, il Governo non ha erogato direttamente dei finanziamenti, ma ha mantenuto la promessa di liberare dai vincoli del patto di stabilità i fondi che a causa di essi non potevano essere spesi, seppur disponibili nelle casse degli enti locali. Sono stati così premiati i Comuni che hanno presentato al Governo progetti finanziati interamente con risorse proprie: nella nostra regione i fondi sbloccati ammontano a circa 4 milioni per il 2014, e a 8 milioni e mezzo per il 2015. La graduatoria regionale di “Scuole nuove” include Trieste, che nei prossimi 2 anni potrà spendere 1 milione e 300mila euro, Staranzano, unico rappresentante dell'Isontino in graduatoria (con un progetto da 171mila euro), 18 Comuni della provincia di Udine e 4 di quella di Pordenone."
E aggiunge: " Per quanto riguarda il progetto di Vicolo del Molino, ora al Comune di Gorizia non resta che sperare nel prossimo Documento programmatico di economia e finanza, che aprirà nuove possibilità di finanziamento per gli interventi di edilizia scolastica che inizieranno nel 2015."
Il nostro Comune non ha che da scegliere visto che sa di dover spendere 15 milioni di euro in interventi sulle scuole di sua proprietà: interventi - ricorda Cingolani - necessari e mai messi a bilancio. Quindi più che sperare, si tratta di predisporre investimenti adeguati ( che oltretutto sono un bel motore da far girare per il comparto economico locale).
Ma la politica di questa Giunta ha orizzonti assai ristretti, si centellinano i progetti come brave massaie e non come un ente che opera con lungimiranza e attenzione per le priorità della comunità. Oppure ci si lancia in imprese come gli ascensori sul Castello e le piazze di polistirolo, non certo come scuole nuove, sicure, attrezzate, accoglienti. Ne è testimonianza anche quanto scrive Cingolani: " C'è da ricordare che il centrosinistra nel giugno scorso aveva proposto un emendamento al bilancio che prevedeva l'utilizzo per l'edilizia scolastica di 600mila euro del tesoretto Iris: la maggioranza ha approvato l'emendamento, riducendone però l'importo a soli 100mila euro." Così , a spizzichi e bocconi, riusciremo mai a vedere concluso il programma milionario di interventi?
Perché? Forse perché non si è capito che per il progetto presentato su richiesta del Governo, con la famosa lettera di Renzi ai sindaci, era richiesto che i fondi necessari fossero reperibili attraverso lo sblocco del patto di stabilità. Quindi il meccanismo si fondava sulla disponibilità di risorse seppur vincolate: non quindi un progetto come quello della scuola dell'infanzia di Vicolo del Molino, messo in bilancio preventivo con fondi da reperire, pari a 1 milione e 200 mila euro, per avviare nel 2014 le fasi della progettazione e nel 2015 l’esecuzione dei lavori. Ma piuttosto un progetto cantierabile per il quale le risorse ci fossero seppur chiuse nella cassaforte, apribile con la la chiave del patto di stabilità. Chi ha inquadrato in questo modo il proprio accesso al programma scuole nuove, ha ottenuto lo sblocco delle risorse. Chi cercava finanziamenti tout cour, aspetterà un altro giro.
Lo spiega anche Giuseppe Cingolani, nella sua nota.
Dove scrive: "Con il piano “Scuole nuove”, però, il Governo non ha erogato direttamente dei finanziamenti, ma ha mantenuto la promessa di liberare dai vincoli del patto di stabilità i fondi che a causa di essi non potevano essere spesi, seppur disponibili nelle casse degli enti locali. Sono stati così premiati i Comuni che hanno presentato al Governo progetti finanziati interamente con risorse proprie: nella nostra regione i fondi sbloccati ammontano a circa 4 milioni per il 2014, e a 8 milioni e mezzo per il 2015. La graduatoria regionale di “Scuole nuove” include Trieste, che nei prossimi 2 anni potrà spendere 1 milione e 300mila euro, Staranzano, unico rappresentante dell'Isontino in graduatoria (con un progetto da 171mila euro), 18 Comuni della provincia di Udine e 4 di quella di Pordenone."
E aggiunge: " Per quanto riguarda il progetto di Vicolo del Molino, ora al Comune di Gorizia non resta che sperare nel prossimo Documento programmatico di economia e finanza, che aprirà nuove possibilità di finanziamento per gli interventi di edilizia scolastica che inizieranno nel 2015."
Il nostro Comune non ha che da scegliere visto che sa di dover spendere 15 milioni di euro in interventi sulle scuole di sua proprietà: interventi - ricorda Cingolani - necessari e mai messi a bilancio. Quindi più che sperare, si tratta di predisporre investimenti adeguati ( che oltretutto sono un bel motore da far girare per il comparto economico locale).
Ma la politica di questa Giunta ha orizzonti assai ristretti, si centellinano i progetti come brave massaie e non come un ente che opera con lungimiranza e attenzione per le priorità della comunità. Oppure ci si lancia in imprese come gli ascensori sul Castello e le piazze di polistirolo, non certo come scuole nuove, sicure, attrezzate, accoglienti. Ne è testimonianza anche quanto scrive Cingolani: " C'è da ricordare che il centrosinistra nel giugno scorso aveva proposto un emendamento al bilancio che prevedeva l'utilizzo per l'edilizia scolastica di 600mila euro del tesoretto Iris: la maggioranza ha approvato l'emendamento, riducendone però l'importo a soli 100mila euro." Così , a spizzichi e bocconi, riusciremo mai a vedere concluso il programma milionario di interventi?
l'articolo spiega molto bene ciò che è accaduto e accade da sempre. A Gorizia sono stati trovati i finanziamenti per progetti come il rifacimento di piazza Vittoria, l'ascensore per il Castello, il rifacimento di Corso Verdi, di piazza S. Antonio, adesso di Corte S. Ilario, la piazza antistante la chiesa di San Rocco, ultimo 7 milioni per il rifacimento di parte di Corso Italia. Che cosa dobbiamo pensare? l'evidenza, e cioè che per le scuole si reperiscono, nei capitoli del bilancio, di volta in volta e secondo le emergenze, piccole somme per interventi tampone. A quando progetti e finanziamenti per strutture nuove, moderne, con certificazioni antisismiche, spazi verdi e strutture sportive, laboratori, autosufficienza energetica? Stefano Cosolo pres. Associazione Essere Cittadini
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