domenica 29 giugno 2014

Raccolta differenziata: le pretese di Iris



Obbligatorio usare i sacchi marcati Iris: è un abuso

di Marilisa Bombi 


Ma la dirigenza di Iris è consapevole degli abusi che impone ai cittadini obbligandoli ad usare i sacchi a pagamento? Insomma, fino a che punto è legittimo il comportamento degli operatori di Iris che non ritirano il sacchetto se non è quello disponibile soltanto a pagamento?

Perché succede anche che il sacco del tutto trasparente che contiene la plastica, ma non è quello ufficiale, viene lasciato davanti alla porta di casa. In spregio a chi cerca di ottimizzare al massimo le risorse disponibili. Con la conseguenza che si vorrebbe inserire i sacchi in un sacco. Cose dell’altro mondo ….

Insomma, sarà anche corretto individuare i requisiti di conformità del servizio porta a porta (che prevede appunto l’obbligo del sacco ufficiale) come sta facendo la società preposta, ma pare proprio che tale imposizione sia del tutto irragionevole.

Tra l’altro, l’art. 23 del Costituzione considera uno degli aspetti delle prestazioni imposte: il “diritto” a non subire imposizioni tributarie o di altro genere se non in base alla legge. E’ una norma di garanzia, una norma posta a difesa dell’individuo contro interventi arbitrari da parte dello Stato e degli enti pubblici.

Nessun commento:

Posta un commento

Se inserisci il commento in un vecchio post, invia una mail alla redazione, in modo che se ne possa informare i lettori.