Provocazioni e suggerimenti per leggere meglio: iniziamo a pubblicare una serie di osservazioni e proposte per la lettura consapevole, con la sollecitazione a collaborare, ed inviarne e condividerne molte altre.
di Fabio Trevisan
Mi hanno regalato un
libro: mi sono messo d'impegno e sono riuscito a leggere il primo capitolo. Ma
da circa due mesi il libro mi guarda melanconico da una poltrona del mio
salotto: anch'io lo guardo e continuo a leggere altro.
C’è una profonda
crisi della scrittura; tutti pensano di
essere capaci di scrivere un libro (e lo scrivono!): calciatori, cantanti,
attori, ecc. Lo scrivere non è più un'
arte e neppure una professione: ormai è diventato un mezzo universalmente
accessibile per reclamizzarsi, far quattrini o procacciarsi ammiratori. Non è
solo l’inflazione che minaccia l’arte della scrittura, ma anche la mediocrità, la faciloneria, il dilettantismo. Ormai non si scrivono più
libri. Tutti vogliono scrive il" best seller".
Mi piacerebbe sapere
quante copie ha venduto e quanti hanno letto la biografia di un calciatore di
nome PIRLO, già il nome dice tutto se invece di mettere la o mettete una a!
Ma adesso vi consiglio io
un libro da leggere durante le vacanze estive, così, se non vi piace, sapete
con chi prendervela!....a parte gli scherzi, se avete tempo, prendete "La
cucina color zafferano" di Yasmin Crowther e vedrete che non vi guarderà
dal divano! La cucina color zafferano
di Yasmin Crowther.
In una Londra autunnale,
due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale
all'esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita.
La morte della sorella a
Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono
uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio.
Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la
donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per
affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui
lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito
inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi
montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del
riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro
vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture
profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile
prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà.
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