Balle, per far passare l’unica scelta di moda oggi: chiudere, chiudere, chiudere…
di Diego Kuzmin
Si vuole accorpare l’Ufficio del
Catasto Tavolare a Gradisca, in un’unica sede. Per raccogliere consenso sulla
opportunità di tale scelta, che fa sparire da Gorizia uno dei tanti servizi
importanti, si veicolano messaggi costruiti ad arte, completamente falsi, per convincere
l’opinione pubblica che, quanto deciso, rappresenta la miglior scelta
possibile. Raccontare infatti che “l’ufficio
tavolare di Gorizia è collocato in un edificio che ha bisogno di interventi
significativi di manutenzione e di messa in sicurezza e che non è più idoneo a
contenere la documentazione cartacea per la saturazione dell’archivio
sotterraneo”, non è corrispondente alla realtà, come si rende conto chiunque
frequenti quegli Uffici. L’immobile, che peraltro è di proprietà della Regione
FVG che gestisce il Tavolare, è in perfetta sicurezza, si trova in condizioni
ottime e non ha bisogno nemmeno di una pittura agli interni. Con la
informatizzazione degli atti poi, consultabili esclusivamente su p.c., la
documentazione cartacea può anche essere depositata a Tolmezzo, per dire, dato che
non è disponibile fisicamente e quindi anche la notizia che l’archivio
sotterraneo sia saturo, costituisce notizia non corrispondente al vero.
Poi, dopo la descrizione della nuova
sede di Gradisca “completamente restaurata” con “locali funzionali, a norma e
già arredati, oltre che archivi adeguati”, si insinua come “posto che il
giudice tavolare di riferimento è lo stesso, anche sotto il profilo dell’utenza
la situazione sarà nettamente migliore e consentirà una maggiore efficienza dei
procedimenti”. Informazione anche questa non corrispondente al vero, intesa a
far credere che il Giudice tavolare si troverà nei nuovi uffici gradiscani,
mentre invece è nel Tribunale di Gorizia che si trova, dove infatti dovranno recarsi
gli impiegati da Gradisca, per fargli firmare gli atti.Se il motivo fosse la sede del
Giudice, la scelta migliore per l’unico Ufficio Tavolare provinciale, dovrebbe
essere proprio Gorizia, dove infatti tempo addietro si era individuata in via
Leopardi la ex Cassa Malati, poi Provveditorato agli Studi, un edificio
bellissimo in stile decò, costruito dall’architetto Gino Zaninovic nel 1914,
che prima o poi dovrà essere tolto dal suo stato d’abbandono e restaurato.
L’occasione presentatasi infatti, un bello stabile, disponibile e non lontano dal
tribunale, era quella giusta. Che dire, la pubblicità è l’anima del
commercio, ma non dovrebbe essere ingannevole…
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