venerdì 1 gennaio 2021

Terremoto in Croazia. Adriatic Green Net in contatto diretto con il volontariato croato impegnato nei soccorsi.

 

Corrado Altran di AGNet condivide le notizie da Petrinja, Glina e gli altri villaggi devastati dal sisma.


di Martina Luciani


Adriatic Green Net onlus è attualmente impegnata nel progetto European citizens United in FREEdom and human rights, insieme ai partner OGBH (Obrazovanje gradi Bosnu i Hercegovinu, associazione fondata nel 1994,durante il terribile assedio di Sarajevo) "Women in Black" (Donne in Nero di Belgrado),  il Dipartimento degli Studi Culturali  della Facoltà di Scienze Sociali e Umanistiche e la IKS (Inicijativa Kulturalnih Studija)  di Rijeka, l'associazione "Kinoatelje" di Nova Gorica e l’ ANPI di Monfalcone.
Visti gli anni di esperienze e presenza nell’Euroregione adriatica e nei paesi balcanici, Adriatic Green Net può contare su una vasta rete di contatti grazie ai quali riceve aggiornamenti da un proprio corrispondente immediatamente dopo il sisma che ha devastato i Comuni croati  di Petrinja, Glina e dintorni, luoghi e comunità che sono passati attraverso l’inferno durante la guerra  in Yugoslavia degli anni 90.

Racconta Corrado Altran, presidente di AGNet: “ Da Glina ci fornisce notizie Mirko S., che in zona sta coordinando soccorsi e volontari arrivati da tutta la Croazia, ad oggi ancora in maniera spontanea. Gli aiuti internazionali arrivano a Zagabria da dove esercito e Croce Rossa nazionale stanno gestendo questa fase di prima emergenza.
Dalla sua testimonianza risulta che tutte le case di Petrinja, Glina e dintorni abbiano subito danni e non sia affatto sicuro rientrarci, anche se non lesionate in maniera grave, vista l'intensità delle scosse, che per tre giorni filati e per ben 4 volte sono andate oltre il 5° Richter. Gli sforzi delle autorità croate sono dirette in questa direzione, cercando di offrire alloggi di fortuna per superare l'inverno a tutti quelli che non potendo rientrare a casa non hanno parenti o amici in grado di ospitarli.”
Mirko ha raggiunto i villaggi circostanti Glina e le fattorie singole dove, in generale, abitano adulti anziani, spesso del tutto soli, che non vogliono allontanarsi soprattutto per continuare a prendersi cura del bestiame. Così al momento dormono in macchina o ripari di fortuna, in condizioni climatiche pessime.
I volontari, grazie agli aiuti già raccolti e arrivati a Glina, stanno cercando di distribuire ai contadini coperte e generi alimentari: la situazione rimane precaria e  sono attesi con preoccupazionepersonale governativo,   generatori e container per una sistemazione meno precaria.
Prosegue Altran : “ Abbiamo chiesto di fare una lista delle eventuali necessità per persone o nuclei familiari residenti nei villaggi, in modo da raccogliere cose che servano effettivamente e concentrare eventuali donazioni a famiglie e singoli abitanti dei centri più lontani dalle città principali,  che sono e saranno oggetto di aiuti massicci internazionali. L’auspicio è che in questa emergenza le autorità dirottino le forze concentrate nell’opera di spietata sorveglianza sulla rotta balcanica alle drammatiche urgenze post sisma della popolazione”.

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