Il 30 maggio scorso ho ricevuto una fattura di Irisacqua contenente i conguagli dal 1 gennaio 2017.
Parametrati su un nucleo familiare di tre persone. Siamo in quattro. Ho provveduto in merito autocertificando il numero effettivo, la fattura è stata annullata ed ora attendo il ricalcolo sulla base dei dati forniti. Immaginare una immediata relazione diretta tra anagrafe comunale e Irisacqua per ora è pura fantascienza: quindi,fai da te.
di Martina Luciani
Se c'è stata una comunicazione, una lettera allegata a qualche fattura, un articolo di giornale, una seduta spiritica in piazza, a me era sfuggita, lo ammetto.
Fatto sta che ( tralasciando la questione della trasparenza dei siti degli enti gestori dell'acqua "pubblica" e le ciacole sull'uso responsabile dell'acqua e sulla cultura della risorsa tra le più importanti per l'essere umano) riassumo qui la situazione. Poi, nei link che ho inserito,ci sono dettagli approfonditi e considerazioni utili.
Con decorrenza 1/1/2018, il consumo di acqua deve essere addebitato agli utenti sulla base di scaglioni a tariffe crescenti, con una prima fascia a tariffa agevolata scontata del 20% rispetto alla tariffa base (rimasta invariata rispetto al 2017). Il calcolo dei consumi per scaglione sarà applicato su base giornaliera, secondo il criterio del consumo pro-die, suddividendo il consumo rilevato per il numero di giorni. Il principio è infatti di agevolare 50/55 litri al giorno per ogni residente.
Di fatto questa nuova articolazione tariffaria premia chi consuma poca acqua ( perchè è diligente, o perchè non ha un giardino/orto da far sopravvivere o perchè tiene le macchine sporche...indifferente), che avrà quindi la possibilità di risparmiare sulla bolletta rispetto a prima dell’introduzione degli scaglioni.
La nuova tariffazione, definita pro-capite, tiene conto del numero effettivo di componenti del nucleo familiare, consentendo di applicare le tariffe in modo più equo e puntuale, in particolare per le utenze numerose.
In una fase cosiddetta transitoria ( di cui in Italia siamo maestri insuperati e che durerà prudentemente fino al 2021) il nucleo familiare viene considerato di tre persone. E' evidente che gli scaglioni ( e quindi i costi prodotti dal superamento degli stessi) cambiano se in famiglia si è in più di tre persone, o in meno, ovviamente.
Ci sono, perle rare, consigli comunali in Italia dove di queste cose si è discusso, bene o male valutate voi: si veda ad esempio la delibera di iniziativa popolare assunta dal Comune di Padova.
Ho inviato tramite PEC ( segreteria@irisacqua.telecompost.it, ma credo proprio, in assenza di informazioni, che si possa inviare anche tramite posta elettronica normale) una autocertificazione relativa alla composizione effettiva del mio nucleo familiare.
Ieri è stata recapitata una fattura ( comunque continuo a non capire alcune cose, ma posso farcela se mi ci applico) che annulla la precedente: si noti che comunque, da brava goriziana, ho lasciato che l'importo addebitato a maggio fosse pagato tramite RID.
Non una parola, nè in risposta alla PEC, nè in allegato alla nuova fattura. Ho telefonato al numero verde: un bel giorno arriverà la fattura con il nuvo ricalcolo, non si preoccupi. Di cosa mi devo preoccupare, so che siamo in buone mani.
Allego un link, scelto a caso tra i siti di enti gestori solerti, per approfondire la questione e scaricare un modello di autocertificazione ( a Pisa le autocertificazioni si inviano anche per email, fax e posta ordinaria.
PS: un incentivo per la creazione di impianti domestici per il recupero delle acque "bianche" sarebbe una rivoluzione copernicana.
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