Si inaugura domani a Palazzo Lantieri , alle 18, l’ottavo
capitolo della mostra di visual art ‘La fine del nuovo’, intitolato
“ Appunti per un’emergenza”.
La mostra è partita a maggio da Villa
Manin di Passariano, è proseguita con tappe successive tra
Friuli e Liguria, presentando opere e artisti italiani ed esteri, toccherà ancora
diverse città e luoghi, e terminerà, dopo aver raggiunto le capitali della
Slovenia e della Croazia, a maggio 2017.
di Martina Luciani
Complessivamente ottanta artisti, con circa 400 opere, si interrogano sul tema della fine della produzione del ‘nuovo’ nell’arte contemporanea. La sezione goriziana, che vuole incidere sul
tema dell’emergenza globale della società umana, comprende le opere di quattro
importanti artisti contemporanei. Gianluca Codeghini è un artista performativo
milanese, aperto a ricerche musicali e collaborazioni in ambito artistico,
letterario e scientifico. Il bresciano Bruno Muzzolini, docente
all’Accademia di Brera, si presenta attraverso immagini fotografiche poetiche mentre il lavoro di Paolo Parisi , tra i fondatori dello spazio Base / Progetti per
l’arte, riflette sulla pittura e sulle relazioni che essa può stabilire con ciò
che le sta intorno. E infine Koka Ramishvili, artista originario di
Tbilisi che vive a Ginevra, con la serie fotografica ‘Ektoplazm Phenomena’ si
interroga sul visibile e l’invisibile, indagando e osservando ciò che è occulto
per ragioni politiche.
Per l’allestimento della mostra, che resterà aperta fino al prossimo 15 novembre, Palazzo Lantieri ha reso disponibili spazi ulteriori oltre a quelli normalmente coinvolti nelle esperienze espositive. Oltre alla Sala degli affreschi e all’ala della loggetta seicentesca, “Appunti per un’emergenza” si colloca negli ambienti delle vaste cantine del Palazzo, finora mai aperte al pubblico.
“La fine del nuovo” è organizzata da Neo , associazione culturale di Udine che coordina Anticiclone, un network di soggetti pubblici e privati interessati alla produzione, comunicazione e documentazione dell’arte contemporanea,ed è curata da Paolo Toffolutti. Tra i partners e le collaborazioni, la Regione Friuli Venezia Giulia con l’assessorato alla Cultura e l’Erpac, una fitta di schiera di Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, istituzioni e associazioni culturali italiane, slovene e croate, Mittelfest, Pordenonelegge, e il festival Invisiblecities di Gorizia.
Per l’allestimento della mostra, che resterà aperta fino al prossimo 15 novembre, Palazzo Lantieri ha reso disponibili spazi ulteriori oltre a quelli normalmente coinvolti nelle esperienze espositive. Oltre alla Sala degli affreschi e all’ala della loggetta seicentesca, “Appunti per un’emergenza” si colloca negli ambienti delle vaste cantine del Palazzo, finora mai aperte al pubblico.
“La fine del nuovo” è organizzata da Neo , associazione culturale di Udine che coordina Anticiclone, un network di soggetti pubblici e privati interessati alla produzione, comunicazione e documentazione dell’arte contemporanea,ed è curata da Paolo Toffolutti. Tra i partners e le collaborazioni, la Regione Friuli Venezia Giulia con l’assessorato alla Cultura e l’Erpac, una fitta di schiera di Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, istituzioni e associazioni culturali italiane, slovene e croate, Mittelfest, Pordenonelegge, e il festival Invisiblecities di Gorizia.
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