Il Comitato di controllo bicamerale Schengen sull’immigrazione ha ascoltato il Prefetto Angelo Trovato, Presidente della Commissione nazionale per il diritto di asilo: i numeri degli arrivi in Italia ci pongono al secondo posto in Europa. Il maggior numero di richieste di asilo da migranti nigeriani. Tribunali delle zone confinarie e rivierasche in affanno per la grande quantità di ricorsi presentati dai migranti. Le osservazioni della senatrice Laura Fasiolo (PD)
Il Prefetto Trovato ha indicato al Comitato Schengen numeri preoccupanti circa gli arrivi in Italia, ad oggi quadruplicati rispetto al 2011, tanto che ci troviamo al secondo posto in Europa.
I dati più eclatanti: tra le 50.000 domande di asilo, quelle dei Siriani, il popolo più colpito dalla guerra, pressochè non figurano. Ben 14.291 richieste sono di migranti nigeriani, 10.209 di cittadini pakistani, 2367 di cittadini afghani. A seguire gli altri, provenienti da Eritrea, Costa d’Avorio, Senegal e altri paesi dell’Africa subsahariana. Dal confronto tra i dati degli sbarchi e delle richieste d’asilo emerge che afghani e pakistani giungono tutti via terra.
" Ho rivolto - scrive Laura Fasiolo in una nota - alcune domande a Trovato, ponendo alla sua attenzione la necessità di potenziare il numero dei componenti nelle commissioni territoriali esistenti, chiamate ad esaminare le richieste di asilo. Un maggior margine di flessibilità consentirebbe di intensificare il lavoro, adeguandolo al ritmo dei flussi. Tale e’ la circostanza che si sta verificando proprio in queste ultime settimane con afflussi massicci, continui e quotidiani. Su questo punto ho predisposto un disegno di legge.
Altro aspetto fondamentale che ho evidenziato - prosegue la nota della senatrice - è quello relativo alla necessità di dotare la magistratura inquirente e giudicante di un numero adeguato di personale specializzato per esaminare la grande quantità di ricorsi presentati dai migranti.
A tale riguardo ho inteso sottolineare al Prefetto Trovato l’opportunità di cogliere l’azione del Ministro della Giustizia Orlando, tesa a definire un nuovo assetto quantitativo delle piante organiche dei Tribunali ordinari, per ottenere un incremento proprio a partire dalle sedi più esposte al fenomeno migratorio, perché poste in aree confinarie, frontaliere e fronte rivierasche.
Si evidenzia, inoltre, la necessità di un’azione congiunta e coordinata tra le strutture prefettizie territoriali e la magistratura, sempre nel pieno rispetto del principio di autonomia del potere giudiziario. In risposta alla mia domanda, il Prefetto ha sottolineato la necessità di formare e specializzare il personale chiamato a comporre le commissioni territoriali a cui compete il delicato compito di valutare e distinguere i casi meritevoli di asilo e protezione. Ad oggi, il numero di professionalità formate in tal senso appare decisamente esiguo a fronte delle oltre 47 mila domande pendenti e in continuo aumento.
In conclusione queste le priorità: rivedere il sistema di asilo europeo, far funzionare il meccanismo di redistribuzione dei migranti su tutto il territorio dell’Unione, qualificare il personale, ma soprattutto intervenire con politiche di cooperazione e sviluppo per rendere migliori le condizioni di vita nei paesi di origine."
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