“Cartoline d’Autore Più” in mostra. Venerdì prossimo, 12 febbraio alle 17, a Palazzo Attems, in piazza De Amicis 2, a Gorizia, si rinnova l’appuntamento con l’arte.
di Marilisa Bombi
Dopo il successo delle tre edizioni di “C’era-mica un piatto
d’Artista” Marina Legovini e Franco Moise, con il loro consueto entusiasmo,
hanno voluto proseguire nel loro impegno organizzativo per la borsa di studio Alba
Gurtner offerta, da anni ormai, allo studente del V° anno intenzionato a proseguire gli studi
artistici. Per l’anno scolastico 2014 / 2015 è stato premiato Giacomo Zorba, per la completezza
del lavoro presentato, svolto rispettando tutte le richieste del bando, per la
spiccata valenza tecnica del progetto, per la realizzazione di grande formato
ed impatto e per il talento creativo.
“Cartoline d’Autore Più” è, peraltro, hanno evidenziato gli
organizzatori, anche un’ occasione
per mettere in luce le nuove forme
artistiche provenienti dai Licei artistici regionali e dai due Ginnasio dalla
vicina Slovenia, per i quali è stato indetto il concorso specifico “La
Frontiera della Grande Guerra”. Gli studenti, supportati dagli insegnanti hanno
riflettuto su cosa è stato “quel vortice di eventi, il cui vento non si è
ancora pacato, ma piuttosto levato ululante e minaccioso a sovvertire quei
fragili equilibri di pace che credevamo raggiunti.”
La Grande Guerra, ispirò opere convenzionali, favorevoli
alla guerra, ma anche forti sperimentazioni e movimenti d’avanguardia. Gli
artisti più noti, maturarono atteggiamenti di forte opposizione dopo le loro
esperienze dirette al fronte, mettendo, in mostra tutta la barbarie e
l’assurdità del conflitto. Tristemente noto per i violenti combattimenti sul
piano roccioso che da Gorizia degrada
verso il mare di Trieste, il Carso è stato segnato per sempre dagli avvenimenti
bellici del passato. Possono queste azioni così invasive recare in se un
fascino d’altra natura? La frontiera nella sua tragedia può diventare bellezza?
E in essa possiamo trovare la consapevolezza dei limiti dell’uomo, della
fragilità di ogni cosa esistente, ma al contempo il profondo desiderio che
l’uomo ha di superare questi limiti, di giungere all’assoluto, al perfetto, a
Dio, forse?
Più di 400 opere tra oli, acquerelli, collage, tecniche
miste e fotografia mostrano attraverso confronti e rimandi, la specificità e la
ricchezza della cultura artistica presente sul nostro territorio. Un progetto
complesso, che si è potuto realizzare grazie alla collaborazione con i licei
artistici Max Fabiani di Gorizia, Enrico Galvani di Cordenons, Sello di Udine e
i Ginnasio di Nova Gorica e Capodistria.
Alba Gurtner, alla cui memoria è dedicata l’iniziativa, è
concretamente presente all’evento. E’ sua, infatti, l’immagine raffigurata
sull’annullo postale intenta a dipingere un ponte e non a caso la cartolina
vincitrice del concorso, eseguita da Federico Casagrande. L’immagine rimanda a ciò che l’uomo ha
imparato a costruire per superare la condizione dolorosa di isolamento tra sé e
l’altro. L’esperienza del conflitto, la sofferenza della separazione e
viceversa l’attrazione verso ciò che è sconosciuto inducono l’uomo ad abbattere
e ricostruire ponti di unità e diversità assieme, di opposti che solo in quanto
tali possono infine arrivare a
congiungersi.
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