Sabato a Pieris, Amor no xe brodo de fasoi con Gianfranco Saletta, Giorgio Amodeo e Mariella Terragni.
di Marilisa Bombi
Il passaparola oggi viaggia via twitter o facebook. Non mi
sottraggo a questo uso e decido, quindi, di informare gli “amici” di facebook,
attafverso la creazione di un evento che, sabato prossimo, 3 ottobre, a Pieris,
nell’azienda agricola Lorenzon, il Gruppo teatrale per il dialetto, diretto da
Gianfranco Saletta, alle 18.30, (ingresso libero) mette in scena lo spettacolo
al leggio “Amor non xe brodo de fasoi”. Pronta la risposta di un amico
siciliano trapiantato a Tolmezzo: un vecchio adagio in dialetto siciliano recitava
“Amuri non è broru di ciciri” che, per chi non è avvezzo a Camilleri, sta per “l’amore
non è brodo di ceci”. Insomma, paese che vai, proverbio che trovi. Ma sempre
legume è!
L’uso dei legumi come alimento risale ad oltre 20.000 anni
fa. Probabilmente perché sono tra i primi cibi che l’uomo ha imparato a
raccogliere. Infinite le notizie sulla loro coltivazione, preparazione e
consumo nelle culture orientali, nelle tombe faraoniche degli antichi Egizi,
nell’Iliade di Omero nell’antica Grecia, presenti nelle ricette del “De Re
Coquinaria” di Apicio, considerati in epoca romana dal naturalista Plinio e da
Columella. Persino nella Bibbia li troviamo menzionati più volte e sicuramente
tutti ricordiamo, nel libro della Genesi che Esaù vendette la primogenitura a
Giacobbe per un piatto di lenticchie. Nel Medioevo e nel Rinascimento i legumi
erano presenti quasi esclusivamente sulle tavole dei contadini, quasi mai su
quelle dei signori, grandi consumatori di carne di ogni specie. Successivamente
alla scoperta del Nuovo Mondo, le varietà esotiche dei fagioli importati,
rinnovarono l’interesse per i legumi, ma fu con la Rivoluzone Francese che
questi cibi tornarono presenti sulle tavole di tutti. Etimologicamente parlando i legumi
appartengono alla famiglia delle leguminose dal latino legere “cogliere” in
quanto i frutti si raccolgono manualmente.
La complessa questione del connubio tra legumi e amore ci
sarà spiegata sabato pomeriggio da Gianfranco Saletta, Mariella Terragni e
da Giorgio Amodeo su testi tratti da
Lino Carpinteri e Mariano Faraguna riadattati per l’occasione da Giorgio Amodeo e con musiche dal vivo eseguite, alla fisarmonica, dal maestro Carlo Moser.
Un’ora di puro divertimento per tutti i palati. Vegetariani in primis.
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