I volontari che operano accanto alla Caritas di Gorizia segnalano l’ennesimo allarme accoglienza:in tre soli giorni sono giunte una cinquantina di persone, attualmente abbandonate a se stesse e senza rifugio per la notte,nella quasi totalità ignare della lingua inglese. Difficoltà crescenti ad operare senza risorse e senza supporto dell'istituzione pubblica.
La nota inviata alla stampa dal gruppo di volontari che opera accanto a Caritas di Gorizia.
Nella serata di ieri sono arrivati a Gorizia altri 24 richiedenti asilo. Forse qualcuno in
più. Per queste persone la Caritas
diocesana non ha potuto far altro che fornire ad ognuna due coperte, di cui una
termica, e qualcosa da mangiare. Non ci sono possibilità di accogliere, nel
rispetto di elementari normi igieniche e di quel minimo di decoro che è dovuto
ad ogni essere umano, queste persone in nessun locale coperto. Anche la
fornitura di cibo sta diventando sempre più difficile in termini organizzativi
e finanziari.
I nuovi arrivati hanno trascorso la notte insieme agli altri richiedenti che non hanno alloggio e assistenza, in balia dell'ordinanza antibivacco con cui si è creduto di poter volatilizzare nel nulla uomini in carne e ossa: 54 persone, in soli tre giorni, per i quali non ci sono servizi igienici e non ci sono altri posti dove stare se non nei parchi cittadini e lungo il fiume.
Una situazione, questa, affidata alla Caritas e alle
attività del volontariato, che non sono però in grado di sopperire all' assenza
di qualsiasi soluzione strutturale né tantomeno di rendere più efficaci,
nonostante le sollecitazioni, le scarse e lentissime iniziative pubbliche. Si
continua a dissertare sulle inarrestabili dinamiche dei flussi migratori e a
discutere astrattamente su responsabilità e strategie: ma tutto ciò non si
trasferisce sul piano delle scelte e delle iniziative concrete, né tantomeno è
maturata la consapevolezza del ruolo che il volontariato, a Gorizia e in tutta
Italia, è pronto a svolgere, se coinvolto e messo in condizioni di operare, per
rendere sostenibile le enormi problematiche dell'immigrazione, tanto ai
richiedenti asilo quanto alle comunità ospitanti.
Il gruppo di volontari che opera accanto a Caritas di Gorizia.
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