Roberto Criscitiello, Segretario provinciale di Rinfondazione Comunista, in una nota annuncia una manifestazione intitolata "Dichiarazione di pace" e riflette sull'atto di vilipendio al Lapidario del Parco della Rimembranza.
I simboli, in una
società come la nostra nella quale è imposto che la velocità della
comunicazione prevalga sul contenuto, sono particolarmente importanti.
Come ha notato il giornalista il simbolo della falce e del martello sul
monumento del parco della Rimembranza è capovolto, come tracciato da chi si
identifica con la quarta internazionale: ma se l'autore fosse una persona così
attenta a dare questo messaggio di appartenenza, come avrebbe potuto disegnare
storto il manico della falce? Potremmo trovarci di fronte a un caso di analfabetismo
politico, ma forse dovremmo cercare molto lontano da quel simbolo l'autore del
gesto.
La verità è che molti cercano di far salire la tensione a Gorizia, da molti
mesi ormai sulla questione dei richiedenti asilo, e ultimamente con il grande
risalto che si dà da più parti a questa manifestazione di celebrazione della
guerra del 23 maggio. Sono modalità tipiche della destra quelle di creare
tensione, paura e sospetto nella gente, per avere un clima più favorevole a
svolte autoritarie. E se pensiamo di essere già in un regime e che la
democrazia sia già anche troppo limitata, non dimentichiamo che nella storia
dell'uomo esiste sempre un peggio.
A sinistra si pensa che non ci sia nulla da celebrare, che il popolo non
rinasce dalle trincee, ma piuttosto le guerre sono sempre state pagate in primis dal proletariato. Per questo
stiamo organizzando un'altra manifestazione, che abbiamo chiamato
"dichiarazione di pace", per dire che le guerre, argomento su cui
spesso si focalizzano gli studi degli
storici, vanno riportate a quello che sono, ovvero prima di tutto, per dirla in
maniera semplice e grossolana ma credo efficace e sintetica, un mezzo con cui i
ricchi cercano di accumulare maggiori ricchezze e schiacciare ulteriormente i
popoli.
Roberto Criscitiello
Segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista
Come ha notato il giornalista il simbolo della falce e del martello sul monumento del parco della Rimembranza è capovolto, come tracciato da chi si identifica con la quarta internazionale: ma se l'autore fosse una persona così attenta a dare questo messaggio di appartenenza, come avrebbe potuto disegnare storto il manico della falce? Potremmo trovarci di fronte a un caso di analfabetismo politico, ma forse dovremmo cercare molto lontano da quel simbolo l'autore del gesto.
La verità è che molti cercano di far salire la tensione a Gorizia, da molti mesi ormai sulla questione dei richiedenti asilo, e ultimamente con il grande risalto che si dà da più parti a questa manifestazione di celebrazione della guerra del 23 maggio. Sono modalità tipiche della destra quelle di creare tensione, paura e sospetto nella gente, per avere un clima più favorevole a svolte autoritarie. E se pensiamo di essere già in un regime e che la democrazia sia già anche troppo limitata, non dimentichiamo che nella storia dell'uomo esiste sempre un peggio.
A sinistra si pensa che non ci sia nulla da celebrare, che il popolo non rinasce dalle trincee, ma piuttosto le guerre sono sempre state pagate in primis dal proletariato. Per questo stiamo organizzando un'altra manifestazione, che abbiamo chiamato "dichiarazione di pace", per dire che le guerre, argomento su cui spesso si focalizzano gli studi degli storici, vanno riportate a quello che sono, ovvero prima di tutto, per dirla in maniera semplice e grossolana ma credo efficace e sintetica, un mezzo con cui i ricchi cercano di accumulare maggiori ricchezze e schiacciare ulteriormente i popoli.
Segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista
valida analisi,
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