L'unico circo che vogliamo sostenere è quello in cui soltanto gli uomini siano ammirati per la loro performance artistica: non certo un elefante a testa in giù o un leone schiavizzato. Ieri presidio pacifico ma ben visibile davanti al circo Medrano.
di Martina Luciani
Si è concluso con un lungo e significativo applauso il
presidio organizzato ieri pomeriggio da Veganima e altre associazioni per
protestare contro l’uso degli animali negli spettacoli circensi: un applauso dei
manifestanti schierati davanti l’ingresso
del circo, nel piazzale della Casarossa, rivolto al pubblico che usciva. Impossibile
per chi, al termine dello spettacolo, si è trovato davanti gli striscioni di
protesta ed è stato accolto dal battimani non riflettere e auspicabilmente
concludere che la tradizione del circo può esprimersi in maniera fantastica
anche senza costringere gli animali a vivere da prigionieri e fare cose che
divertono gli umani ma tolgono loro ogni diritto e dignità e non corrispondono
in alcun modo al senso della loro presenza su questa Terra.
Sappiamo che da parte delle autorità competenti sono stati effettuati controlli sulle condizioni degli animali utilizzati,e che non sono state riscontrate violazioni alle norme. Ma, ad esempio, la giraffa in tour con il Medrano e costretta a viaggiare con la testa fuori dall’automezzo che la trasporta di certo preferirebbe fare un’altra vita che non quella di attrazione sotto un tendone.
Il presidio è servito inoltre per proseguire la raccolta di firme per la petizione lanciata a livello nazionale e rivolta al governo da LAV, che trovate sul sito insieme ad un dossier intitolato "Liberiamo gli animali dai circhi", dove si illustrano le condizioni di sopravvivenza degli animali e i sistemi della doma. Lav sta anche raccogliendo i fondi necessari a realizzare un rifugio per la cura e la riabilitazione di animali che sono stati sottratti ai maltrattamenti nei circhi.
Sappiamo che da parte delle autorità competenti sono stati effettuati controlli sulle condizioni degli animali utilizzati,e che non sono state riscontrate violazioni alle norme. Ma, ad esempio, la giraffa in tour con il Medrano e costretta a viaggiare con la testa fuori dall’automezzo che la trasporta di certo preferirebbe fare un’altra vita che non quella di attrazione sotto un tendone.
Il presidio è servito inoltre per proseguire la raccolta di firme per la petizione lanciata a livello nazionale e rivolta al governo da LAV, che trovate sul sito insieme ad un dossier intitolato "Liberiamo gli animali dai circhi", dove si illustrano le condizioni di sopravvivenza degli animali e i sistemi della doma. Lav sta anche raccogliendo i fondi necessari a realizzare un rifugio per la cura e la riabilitazione di animali che sono stati sottratti ai maltrattamenti nei circhi.
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